Ottimi risultati per il movimento turistico verso il Piceno e tutta la regione Marche, ma solo per i due, al massimo i tre giorni di festa attorno al Capodanno. Per il resto, e in particolare dal 2 al 6 gennaio, il territorio e quindi le strutture ricettive - in testa gli agriturismi diffusi un po' in tutte le aree dell'interno - hanno dovuto ancora una volta rimandare l'appuntamento con il sempre annunciato e atteso "salto di qualità" complessivo.

Secondo una stima dell'Associazione "Marche Intour", che ha sede a Monsampolo del Tronto e raccoglie oltre settanta strutture dell'accoglienza extra-alberghiera (e 180 operatori affiliati), da Ascoli fino a Pesaro, le 120 imprese del settore aperte per il periodo festivo (media 15 posti letto a struttura), hanno registrato in totale la presenza di circa 1700 turisti e visitatori , ma concentrati quasi per intero nell'arco della festa di San Silvestro.

"Si tratta di un risultato buono per il periodo considerato – commenta il presidente di MarcheIntour, Edoardo Troiani – ma quasi insignificante rispetto alle potenzialità della nostra area, in riferimento all'entroterra ascolano e anche regionale. Più volte si è detto a tutti i livelli, che bisogna migliorare l'offerta ma soprattutto cercare di destagionalizzare il flusso turistico, organizzandosi in maniera opportuna. Ora è il momento di farlo davvero – sostiene Troiani – lavorando tutti insieme, operatori, associazioni, enti locali e istituzioni per rilanciare questo settore, partendo dal promuovere con obiettivi chiari e di lungo periodo, iniziative ed eventi di grande richiamo anche nei mesi e periodi più difficili, e non solo a Natale o Capodanno."

Un appello forte e mirato soprattutto a risvegliare l'attenzione di certi comuni, centri maggiori od organizzazioni, che paiono andare in letargo durante l'inverno, o dimenticare le bellezze e le potenzialità delle campagne e dei borghi  storici dell'entroterra, in tutte le stagioni.

Il prossimo test di rilievo è atteso ora per il periodo di carnevale.