Russell Crowe, capitano fortunato di "Master & Commander"
San Benedetto del Tronto | Il divo di Hollywood protagonista dell'ultimo epico film di Peter Weir, il regista di "L'attimo fuggente".
di Gianluca Traini
Negli ultimi decenni i film di ambientazione marinaresca sono stati per i registi più originali una trappola che li ha portati a realizzare opere molto al di sotto del loro valore: ne sanno qualcosa Polanski con il suo Pirati e il camaleontico Ridley Scott con L'Albatros. Quindi, visti questi recenti ed illustri fallimenti d'autore, è ancora di più da ammirare l'ultimo film dell'australiano Peter Weir ( Gli anni spezzati, L'attimo fuggente, The Truman Show) , che con il suo Master & Commander riesce a trovare un difficile equilibrio tra le esigenze spettacolari di una produzione hollywoodiana costata più di cento milioni di dollari e una storia capace di rivelare le psicologie dei personaggi che la fanno e i loro relativi interessi contrastanti.
Ambientato nell'epoca napoleonica, e più precisamente nel 1805, il film si svolge quasi interamente dentro la nave da guerra inglese Surprise, capitanata dal comandante Jack Aubrey "il fortunato", interpretato da un Russell Crowe forse mai così adatto alla sua parte, che deve guidare il suo equipaggio lungo le rotte dei mari del Sudamerica contro la nave napoleonica Acheron. Tratto da un romanzo della saga di storie di mare di Patrick O'Brian, edite in Italia da Longanesi, Master & Commander è una ricostruzione minuziosa e realistica della vita a bordo di una nave da guerra agli inizi dell'Ottocento, una nave che lontano dalla propria patria diventa per chi ne fa parte essa stessa patria, con tutti gli obblighi e le responsabilità che questa consapevolezza comporta in tempo di guerra. E sono proprio le superiori esigenze di stato ad essere alla base degli scontri tra il capitano Aubrey e il medico della nave Sthephen Maturin ( l'attore Paul Bettany, già in coppia con Crowe in A Beautiful Mind ).
Esempio di una amicizia virile cementata su alcune passioni comuni, come la musica, e sulla complementarietà dei rispettivi caratteri, Aubrey e Maturin rappresentano i due termini di una dialettica che non può risolversi in una sintesi: da una parte le certezze di un uomo di mare che deve dare tranquillità e sicurezza ai suoi sottoposti spronandoli con durezza e onestà, dall'altra i dubbi di un uomo di scienza che rappresenta la coscienza critica di un comando che non può permettersi di guardare al di là di ciò che è chiamato a compiere e che in nome di un interesse comune che considera più alto è disposto a sacrificare tutto il resto, sia esso delle vite umane o delle straordinarie scoperte scientifiche.
Questo scavo psicologico nelle motivazioni che spingono i protagonisti della storia a fare le loro scelte rende il film di Weir qualcosa di più del solito polpettone hollywoodiano infarcito di buone intenzioni. Ciò che Weir riesce a raccontare(e a rappresentare, con la sua macchina da presa che fruga per ogni angolo della nave) è infatti una vicenda epica e onesta, tutta al maschile, che evidenzia le contraddizioni che ogni guerra comporta, ma tenendo fermo un senso dell'onore e della propria appartenenza che in certe situazioni estreme sembra essere l'unica ancora a cui aggrapparsi.
Master & Commander è attualmente in programmazione in questi cinema della nostra provincia:
Ascoli Piceno:
Multiplex delle stelle, 17.30-20.15-22.45;
Multisala Piceno, 17.30-20.15-22.45;
San Benedetto del Tronto:
Cinema Delle Palme, 20.00-22.30.
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07/01/2004
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