Merlonghi si proietta già sulle elezioni
Ascoli Piceno | "Vorremmo puntare su un candidato fuori dagli schieramenti, su una persona culturalmente elastica e preparata e politicamente vicina al centro sinistra".
di Dante Merlanghi
Ogni volta che in città muore un nostro amico, un cittadino, una persona comune e la morte è contrassegnata dal male oscuro, i nostri pensieri, i nostri dubbi, il nostro sguardo vanno sempre verso quelle ciminiere che anche se non giuridicamente colpevoli, ci provocano rabbia, rancore e soprattutto lacrime che meritano di essere definitivamente vendicate attraverso fatti concreti.
Dare vita ad una lista civica che affronti con convinzione e determinazione il problema numero uno della città di Ascoli, la permanenza o meno della SGL Carbon nel cuore del tessuto urbano, oltre ad essere un impegno preso con quanti in città vogliono definitivamente la dismissione di questo stabilimento, nasce dalla necessità che non possono essere date deleghe in bianco a nessuno, visto che su questo problema non è stato fatto negli anni, nessun passo in avanti.
Ovviamente il nostro impegno sarà quello di affrontare il problema attraverso una strategia che abbandoni il muro contro muro ricercando la massima collaborazione con quanti vogliono il rinascimento della Città di Ascoli.
Non potrà esserci chiusura dello stabilimento se prima non si sarà affrontato, studiato un progetto strutturale che veda la partecipazione di enti pubblici e privati. Il progetto che abbiamo in mente è quello di risolvere preventivamente, attraverso forme di sussidiarietà e di concertazione il problema di quanti oggi lavorano in quello stabilimento assicurando ad essi una nuova e stabile occupazione. Contemporaneamente, anche attraverso la collaborazione con l'azienda, si dovrà ricercare la migliore soluzione affinché possa nascere in quella zona un'area che dia nuovo e vigoroso impulso alla crescita della città.
In sostanza una zona franca che sia di unione tra la nuova e la vecchia città, una zona che punti definitivamente a far crescere Ascoli quale città turistica, dei servizi e della solidarietà.
Per puntare e vincere su un progetto cosi ambizioso abbiamo bisogno di persone, di cittadini determinati che abbiano veramente voglia di lavorare per questa città 24 ore su 24.
Il centro destra, nonostante le belle parole OGGI, può riportare a casa solo un risultato negativo, senza possibilità di appello, perché, in cinque anni, nulla si è mosso nella direzione dell'accrescimento delle capacità produttive e di riqualificazione della città.
Al centro sinistra, che oggi si affretta ad indicare il candidato Sindaco, dettiamo le stesse regole, soprattutto considerando che attraverso la proposta programmatica si intravede la possibilità di soluzione del problema. Rimane tuttavia sinora ferma la convinzione che sia necessaria una lista civica che trovi convergenze su punti programmatici che abbiano come formula il RINASCIMENTO della città di Ascoli .
Sul candidato sindaco facciamo un ragionamento semplicissimo, noi vogliamo vincere la prossima competizione elettorale e se il centro destra nella ultima competizione elettorale ha vinto al primo turno con più del 60% dei consensi e il centro sinistra (se pur con liste separate) non è andato oltre il 40% si dovranno ricercare tutte quelle forme di aggregazione che facciano superare la soglia del 51%.
Mettere insieme tutte le forze politiche i movimenti, le associazioni, è la prima cosa da fare. Da fare non solo a parole. Ma se nei fatti si dovesse riuscire ad aggregare le varie categorie politico- sociali del territorio sulla base di un programma comune di vera riqualificazione della città, questo non sarebbe sufficiente. Avremmo comunque bisogno di un asso vincente e di elementi motivati. Non possiamo vincere il campionato con gli stessi giocatori solo cambiando il ruolo di questi .
Se poi la partita politica nel centro sinistra si gioca solo tra due forze col risultato che il candidato sindaco o appartiene ai DS o alla Margherita senza nulla aggiungere alla squadra o al mazzo di carte, ho la vaga sensazione che avremmo fatto una bella operazione di facciata senza fare quella di sostanza, cioè quella di vincere la competizione Elettorale. Mi chiedo: vogliamo vincere e tentare di avere in questa nostra città un vero risveglio politico, economico, culturale o tutto continua nel solito vecchio gioco di potere tra partiti e partitini in cui conta solo una propria personale visibilità?
Noi abbiamo delle perplessità e vorremmo puntare su un candidato fuori dagli schieramenti, su una persona culturalmente elastica e preparata e politicamente vicina al centro sinistra, con freschezza di idee, voglia di battersi per rinvigorire una città che, se perde anche la provincia, rischia di morire definitivamente tra povertà, inquinamento e spopolamento.
Italia dei Valori
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06/01/2004
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