Arrestato Marco Cincolà, sottraeva il codice delle carte di credito ai suoi clienti.
San Benedetto del Tronto | Latitante da più di un mese, il noto albergatore accusato di essere l'autore materiale del traffico di carte clonate nell'ambito dell'operazione "Skimming".
Già lo scorso 15 dicembre i Carabinieri di Pescara, nell'ambito dell'operazione «Skimming» portarono in carcere 17 persone, in prevalenza di nazionalità nigeriana.
Con l'arresto di Marco Cincolà, 44 anni, albergatore di Alba Adriatica , ritenuto l'autore materiale della duplicazione delle carte di credito viene così ulteriormente decimata la banda che aveva messo in piedi un vasto traffico di carte clonate, il cui provento veniva investito nello sfruttamento della prostituzione e nell'immigrazione clandestina.
Cingolà presso il suo albergo, sottraeva agli ignari clienti i codici di numerose carte di credito attraverso i quali i complici nigeriani potevano effettuare acquisti, ricevendo lauti compensi per questa sua attività.
Per sfuggire alla cattura, si era rifugiato all'estero, probabilmente in Brasile.
I Carabinieri di Pescara lo hanno catturato al suo ritorno in Italia.
Associazione a delinquere finalizzata alla clonazione, utilizzo, falsificazione, possesso, cessione e acquisizione di carte di credito; truffa, frode informatica, ricettazione, falsificazione e utilizzo di atti falsificati, sostituzione di persona, sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina, queste le accuse per Cincolà e i componenti della banda.
L'operazione "Skimming" era iniziata nel maggio 2002, dopo la scoperta di alcune carte di credito clonate in possesso di un gruppo di nigeriani.
Dall'Italia al Giappone dall'Inghilterra alla Spagna 35 ordini di custodia cautelare da parte della magistratura pescarese.
L'attività investigativa è stata condotta in collaborazione con la «National Criminal Intelligence Service» inglese, con «Alien Financial Organized Terrorism Task Force» e «Secret Service» degli Usa, nonchè con la «Comisaria General de Policia Giudicial» spagnola.
Proprio in Spagna era stato catturato, il 19 dicembre, un norvegese incaricato di fornire agli esercenti compiacenti lo «skimmer», l'apparecchio necessario a individuare e prelevare i codici magnetici delle carte.
L'inchiesta ha ricostruito i percorsi di 1.100 carte di credito clonate e di acquisti illegali per circa un milione di dollari: questi avvenivano presso esercizi commerciali, in alcuni casi compiacenti (i titolari beneficiavano infatti del 50% dei proventi), e soprattutto via Internet.
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22/01/2004
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