Gaspari: "rischio improvvisazione sulla riqualificazione del lungomare"
San Benedetto del Tronto | Il coordinatore dell'Ulivo chiede che i lavori inizino dal centro di San Benedetto e con un piano finanziario preciso
di Giovanni Desideri
"Ho l'impressione che la fretta dell'assessore all'urbanistica Sestri non sia mirata al lungomare in quanto tale ma alle aree limitrofe e precisamente ai volumi che potrebbero essere ricavati intorno alle aree ex Gil ed ex Tirassegno: progetti che richiederebbero ulteriori varianti al Piano Regolatore, nonostante sia già stato approvato il Piano Idea". Il coordinatore cittadino dell'Ulivo e capogruppo dei DS nel Consiglio Comunale di San Benedetto Giovanni Gaspari interviene a proposito del progetto per la riqualificazione del lungomare attualmente in discussione presso le commissioni consiliari urbanistica e lavori pubblici.
Alcuni giorni fa il sindaco Martinelli aveva tagliato corto sulle discussioni al riguardo e in particolare sulle opzioni possibili per l'inizio dei lavori (da sud, dal centro, da nord). Aveva detto: "decido io!".
Oggi Gaspari replica: "il sindaco non si è confrontato con le commissioni ed è convinto di essere il podestà di San Benedetto. Dovrebbero fargli presente che è stato eletto per governare, non per comandare. Quando dice che si è stancato della discussione mostra scarsa conoscenza delle regole istituzionali e formali. Non si può ritenere tempo perso la discussione su un progetto che riguarda il futuro della nostra città. Quando si inizia un lavoro si deve sapere quando si comincia, quando si finisce e soprattutto con quali soldi. In questo caso invece si realizzano 700 metri di riqualificazione e poi, come hanno detto l'assessore all'urbanistica Sestri e il presidente del Consiglio Comunale De Vecchis, "quando avremo i soldi faremo di più". Manca un progetto complessivo per il lungomare, per il lato ovest come per quello est. Manca inoltre una copertura economico-finanziaria certa. Si procede con i rattoppi, improvvisando: un modo di ragionare da abusivi!".
In alternativa Gaspari propone di iniziare i lavori dal centro di San Benedetto, mettendo in atto il progetto dell'arch. Pozzoli che riguarda il tratto dalla Palazzina Azzurra al monumento ai caduti passando per la pineta. Dice Gaspari: "l'Amministrazione riteneva urgente intervenire al centro solo quando aveva predisposto un "project financing" riguardante la Palazzina Azzurra. Poi siccome nessun privato ha risposto, anche l'urgenza sembra essere venuta meno. Ma ciò non toglie che sia il centro di San Benedetto ad avere più bisogno di essere rilanciato in questo momento, per via della crisi del commercio. In secondo luogo si deve decidere se pedonalizzare tutta la corsia est del lungomare. Noi dell'Ulivo riteniamo che a Porto d'Ascoli l'intervento più urgente riguardi la Sentina. Poi naturalmente anche il lungomare".
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22/01/2004
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