Dire parolacce a qualcuno può costare sino a duemila euro. La Corte di Cassazione ha infatti inflitto la condanna esemplare a quattro milioni delle vecchie lire ad un 51enne di Ascoli Piceno, Giuseppe C., reo di aver inveito contro una persona che lo aveva aggredito, pronunciando l'espressione "mi hai rotto i c....". Secondo la Suprema Corte l'offensività della frase giustifica l'entità della pena comminata.

I fatti si svolsero nel luglio del '96. Dopo l'offesa subita, Gianfranco T. sporse querela. La vicenda è finita in Tribunale.
Assolto in primo grado, Giuseppe C., l'autore dell'offesa, è stato
condannato dalla Corte d'appello di Ancona il 20 dicembre del 2002 per il reato di ingiuria a 2000 euro. Contro la punizione "eccessiva di 2000 euro" Giuseppe si è opposto in Cassazione.
Ma la Quinta sezione penale, sul punto, non ha avuto nulla da eccepire confermando la validità della condanna.