Fini apre oggi l'Assemblea Nazionale di AN
| Verifiche e inizio della "fase due" all'Ergife. Ampia convengenza sulla linea Fini.
di Alberto Premici
Gianfranco Fini aprirà oggi l'Assemblea Nazionale di AN presso l'Hotel Ergife di Roma. La sua relazione introduttiva avrà toni sicuramente duri sia sui fermenti all'interno del partito che sulle scelte del maggior alleato Berlusconi ma, come sempre, il vice-premier sarà sì deciso ma costruttivo nelle sue istanze, con la speranza che torni la collegialità che ha sempre caratterizzato An.
Fini rinconfermerà la volontà di attribuire al partito un maggior potere decisionale nell'ambito della coalizione di governo. Assenza prevista quella di Francesco Storace che ha dichiarato di voler attendere i contenuti della relazione di Fini per poi fare le proprie considerazioni.
Ma la maggioranza del partito è pronta a seguire Fini, la sua strategia ed il nuovo ruolo che An dovrebbe avere. «Dalla riunione di domani mi aspetto che ci sia una definizione puntuale delle cose da fare negli anni di legislatura che ci restano e bisogna partire dallo sviluppo economico del Paese, con un occhio particolare rivolto verso il Mezzogiorno. I punti cruciali sono parecchi: i modi per incentivare la ricerca, il sostegno alla piccola e media impresa italiana, gli investimenti per la sicurezza, la costruzione di una nuova solidarietà sociale. C'è da rimboccarsi le maniche per far sì che sia realizzato il processo di cambiamento predisposto dalla Casa delle libertà».», dichiara Domenico Nania, aggiungendo che "l'unità in un partito è un bene da ricercare".
«L'assemblea nazionale può ribadire la linea emersa nel corso dell'ultimo esecutivo di dar vita alla "fase due" del governo» dice Italo Bocchino, aggiungendo che sul programma del polo "è necessario adeguarlo alle mutate condizioni socioeconomiche internazionali. Perciò all'interno della maggioranza non dev'esserci la tentazione di fare come le tre scimmiette".
Molte le prese di posizione sul recente viaggio di Fini in Istraele "quel passaggio non ha rappresentato nulla di nuovo rispetto a quanto affermato a Fiuggi. È nella simbologia e nella forma che ha colpito di più. A prevalere nel partito è stata la ragione e il partito si è allineato nella quasi totalità». Concorde Francesco Pontone che aggiunge «Non è il momento di disperdere il nostro patrimonio d'impegno in polemiche che non portano da nessuna parte. Parlarci addosso non ha alcun senso, occorre far ripartire sia l'azione del partito sia l'azione del governo, perché altrimenti rischiamo di non essere compresi dall'elettorato. Questo vuol dire, però, che occorre dare un'impronta ancor più di destra alla nostra politica, rendendo prioritarie iniziative parlamentari come ad esempio la legge sulla droga. Non sfuggirà a nessuno, infatti, che nella mente dei cittadini sono rimasti impressi i provvedimenti sull'immigrazione e sul codice della strada, cioè quelle scelte che hanno saputo coniugare rigore e senso della comunità».
Giovanni Collino: «Auspico che dall'Assemblea nazionale possa uscire un partito più determinato sia nel far rispettare il proprio peso specifico all'interno della coalizione, sia che sappia far capire alla coalizione che da oggi in poi non è più possibile trasmettere agli italiani un'immagine di un governo litigioso e troppe volte discorde su problemi che sono prioritari»
Gianfranco Anedda: «Mi aspetto che l'Assemblea nazionale confermi integralmente la linea tracciata da Fini nel viaggio in Israele e in occasione della presentazione del libro di Publio Fiori. Ritengo inoltre che debba essere indicata una linea precisa per il rapporto con i partiti all'interno della coalizione. Quel che sta accadendo in periferia con la Lega e Forza Italia non deve ripetersi...».
Altero Matteoli: «La riunione servirà a fare il punto anche sull'azione di governo e dovrà stabilire i termini della verifica, in considerazione del fatto che Alleanza nazionale è nata per anticipare e modernizzare la politica e la società italiana. An è un'originale sintesi e l'elettorato italiano lo ha compreso di affluenti diversi che convergono su valori di base, come il rispetto delle istituzioni e un moderno patriottismo. Il partito nella sua Assemblea dovrà ribadire questi capisaldi. A Fiuggi è nato un soggetto pragmatico e non ideologico e questi anni sono serviti per consolidare i nostri princìpi di riferimento».
Grandi iniziative per limare ogni asperità nel partito, prima dell'asseblea come l'appello di Domenico Fisichella a Francesco Storace affinchè sia presente perchè:"Quella di Storace è una voce importante". Ma Fisichella aggiunge anche "il tema cruciale che dovrà essere affrontato dall'Assemblea riguarda i rapporti interni alla coalizione di Centrodestra e la ricerca di nuovi equilibri sulle priorità programmatiche da ridefinire".
Insomma tutto porta a pensare che l'Assemblea Nazionale di Alleanza Nazionale, che inizia oggi a Roma, dovrebbe rivigorire e compattare ancora di più il partito e le varie correnti, al fine ritrovare l'entusiasmo e la forza per continuare a svolgere un ruolo primario nella politica italiana.
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10/01/2004
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