Il sindaco Gianni Basso in tema di sanità
Montegranaro | "Abbiamo svolto bene il nostro lavoro"
di Stefania Ceteroni
Le critiche dei Ds in tema di sanità indirizzate all'amministrazione Basso non sono passate inosservate agli occhi del primo cittadino.
Così, sul finire dell'anno, Gianni Basso ha voluto rispondere, punto per punto, a quanto sostenuto dal capogruppo di minoranza Aronne Perugini, senza esclusione di colpi.
"Il piano sanitario regionale è frutto della maggioranza di centro sinistra che governa la regione, che gestisce la sanità delle Marche nel bene e soprattutto nel male - esordisce Basso - La mia amministrazione si è opposta a questo piano fino al punto da indire, insieme ad altri comuni, un referendum abrogativo col voto del consiglio comunale. Tale piano, oltre a prevedere la Asur unica ad Ancona, individua ospedali di rete e per il nostro territorio è quello di Fermo. Tutti gli altri ospedali dovranno essere riconvertiti nel breve e medio periodo. Ciò significa che quelli che non si specializzeranno in un determinato campo della medicina e del sociale verranno chiusi. Non da noi, dalla Regione di centro sinistra".
E passa poi alla scelta effettuata nella direzione della specializzazione nel sanitario assistenziale elencando i servizi - ritenuti importantissimi - previsti nella struttura locale.
"Un centro diurno con venti posti per la cura dell'alzheimer, centro per tutto il fermano, già realizzato ed inaugurato e che entrerà in funzione tra poche settimane - prosegue Basso - dieci posti letto per i malati terminali, che entreranno in funzione l'anno prossimo, settanta posti per la Rsa, il mantenimento del reparto di dialisi, il punto di prelievo per le analisi, il potenziamento dell'attuale poliambulatorio, il mantenimento della radiologia, il distretto, i locali per la Clinica del piede con la richiesta della conferenza dei sindaci alla regione di posti letto accreditati se necessari, la potes con sede definitiva a Montegranaro grazie ad un emendamento da me presentato in conferenza e votato a maggioranza contro la volontà di alcuni sindaci Ds che l'avrebbero voluta assegnare al comune di Sant'Elpidio".
A proposito dell'ambizioso progetto dell'Accademia del piede "...che Perugini si rifiuta di conoscere nonostante gli atti amministrativi siano pubblici e sia stato pubblicato sul notiziario comunale e spera che non venga realizzato solo perché frutto di questa maggioranza e perché porrà Montegranaro e l'intero distretto marchigiano come polo d'eccellenza dell'innovazione tecnologica a livello internazionale, farebbe bene a capire prima o poi che la "Clinica del piede", quale centro clinico integrato per la diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie collegate al piede, pur essendo solo uno degli obiettivi dell'Accademia, ha a che fare con la sanità fino a prefigurare un centro di alta specializzazione sanitaria. Perugini dovrebbe anche sapere - incalza Basso - che il progetto dell'Accademia sta tra i progetti programmatici prioritari del Consorzio di Sviluppo del Fermano, a presidenza Ds".
Ricordando poi che le battaglie di campanile tra comuni appartengono al passato e che si debba pensare in termini di territorio, si sofferma su un dato di fatto.
"La popolazione invecchia, lo sappiamo aggiunge - i servizi previsti a Montegranaro sono soprattutto a vantaggio degli anziani. Salvare reparti di medicina e chirurgia, oggi, nei piccoli ospedali è solo demagogia o miopia programmatica, sia perché sono destinati ad essere chiusi molto presto dalla regione, sia perché i veri malati non sceglieranno mai piccole strutture non adeguatamente predisposte senza gli interventi sanitari di un certo livello. Siamo convinti di aver svolto molto bene il nostro lavoro, pensando alla popolazione del territorio e dovendo decidere all'interno dei molti limiti e vincoli impostici dal piano sanitario regionale votato dal centro sinistra al governo delle Marche".
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01/01/2004
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