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Controlli sugli Ogm dalla semina fino agli scaffali dei negozi

| ANCONA - Approvata una proposta di legge per la salvaguardia delle produzioni tipiche.

"Una normativa che conferma e consolida la  scelte a favore della qualità e del biologico, che sono i cavalli di battaglia di questa amministrazione", ha detto l'assessore Giulio Silenzi a commento della proposta di legge approvata oggi dalla giunta regionale contro gli OGM e per la salvaguardia delle produzioni agricole. "Indirizzi che perseguono la difesa del consumatore e, nello stesso tempo, consentono alle nostre produzioni di reggere la sfida della globalizzazione."  Silenzi ha ricordato la collocazione delle Marche sugli OGM: la determinazione con cui si è provveduto alla distruzione del raccolto di mais di Porto Sant'Elpidio; l'istituzione di un Nucleo operativo regionale per i controlli; la scelta di effettuare controlli sul 100% delle sementi e non sul 20% come indicato dal Ministero e, anche, la posizione assunta in sede europea, dove le Marche hanno promosso un cartello di Regioni "OGM free".

"L'argomento OGM sarà domani all'ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni – sottolinea l'assessore – e vogliamo portare un contributo al dibattito, nella convinzione che non ci può essere convivenza tra le produzioni OGM e le altre. La nostra agricoltura è totalmente diversa da quella di Paesi, dove si opera su superfici immense e forse è possibile questa separazione." Basti considerare, infatti, che le api possono trasportare il polline per un raggio di oltre 10 chilometri. La proposta di legge è composta di 11 articoli. Questi i punti salienti:

1)"E' vietata la coltivazione in pieno campo, anche a fini sperimentali, di piante OGM"; 2)Ogni altra produzione difforme da quanto previsto verrà distrutta;  3)Le aziende di trasformazione che utilizzano OGM sono escluse dai contributi regionali e dai marchi di qualità; 4)I prodotti contenenti OGM e che sono commercializzati sul territorio regionale devono indicarne la presenza in etichetta; 5)Negli esercizi commerciali, i prodotti OGM vanno esposti su scaffali separati; 6)I gestori che commercializzano solo prodotti "OGM free" possono comunicarlo alla Regione, che provvede a stilare un apposito elenco e che verrà pubblicato sul BUR. 7)Chi semina OGM deve darne comunicazione alla giunta regionale; 8)I prodotti contenenti OGM sono vietati nelle mense pubbliche o private convenzionate; 9)La politica della qualità è sostenuta con una campagna di educazione alimentare.

La legge prevede anche sanzioni ai trasgressori,  che possono raggiungere 10 mila euro. Inoltre, la Regione promuove le iniziative dei Comuni che dichiarino il proprio territorio anti-transgenico.

09/12/2003





        
  



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