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Lettera ad Umberto Trenta

Ascoli Piceno | Alceo Spinozzi polemizza: “Mi domando come farai a presentarti ai tuoi elettori ascolani e chiedere il voto per Forza Italia”.

di Alceo Spinozzi*

Caro Umberto ti scrivo, così ci sentiamo un po' e siccome siamo troppo lontani, più forte ti scriverò. Così avrebbe esordito Lucio Dalla e, tutto sommato, mi è sembrata la maniera migliore per iniziare. Sono, ormai, lontani i tempi in cui si costruivano insieme progetti per rilanciare il partito sulla provincia, con una conduzione più dinamica e, se vogliamo, più ascolana considerando la criticata gestione del fermano Ceroni. Era un'aspettativa, ma anche una necessità. In fin dei conti Ascoli rappresentava quasi la metà degli iscritti a F.I. della provincia e quindi aveva tutto il diritto di esprimere il Coordinatore Provinciale del Partito. Nella vita, caro Umberto, non si può essere certi più di niente ed i tanti tentativi fatti per arrestare la scalata (annunciata) di Ceroni al potere regionale del partito, ahi noi, non sono serviti a nulla, il presidentissimo (o chi per lui) aveva già deciso.

Per quanto mi riguarda, non me la sono sentita di fare l'ipocrita ed ostentare il buon viso a cattivo gioco, con tanto di salamelecchi al nuovo padrone. Ho preferito salutare e cambiare aria, quella di F.I. era diventata irrespirabile. Altri, pur essendo usciti dall'ormai celebre tenzone con le ossa rotte, hanno preferito rimanere ed ossequiare i restauratori del liberismo "scippato" dallo straniero Bertucci, con tanto di professione di fedeltà assoluta al principe fermano ed a tutto il suo codazzo di ferrei seguaci. E' dura da digerire quando sembrava essere riuscito il colpo gobbo di far sospendere dal partito Ceroni liberando la provincia da un nemico dichiarato della sua integrità. A costo di creare pericolose perdite di consensi (come puntualmente si sta verificando), il partito ha deciso di andare avanti, come un aratro, lasciando in brache di tela quanti ritenevano ormai tramontata l'ipotesi Ceroni a Coordinatore Regionale. Sul terreno rimangono molti a leccarsi le ferite (tu ne sai qualcosa) e, vuoi per mancanza di coraggio, vuoi perché si spera nel condono della colpa, vuoi perché non si riescono a cogliere gli evidenti segnali del tramonto, restano inquadrati nella muta osservanza delle disposizioni. Ti sei reso conto anche tu che non avevamo a che fare con professionisti della politica?

Nella vecchia e tanto vituperata Democrazia Cristiana, mai sarebbe successo che il partito potesse rischiare di smembrarsi o perdere così tanti quadri ed eletti, come sta accadendo da un po' di tempo a questa parte. Piuttosto si sarebbe formata l'ennesima corrente. Fortunatamente per me, questi problemi non mi riguardano più. Per te, invece, il discorso si complica. Sai, in politica le cambiali arrivano puntualmente a scadenza. Si possono rinnovare ma, alla fine, te le fanno sempre pagare. Non vorrei che la tua ti scadesse a primavera del 2005, ho un brutto presentimento al riguardo. Un'altra considerazione prima di concludere. Mi domando come farai a presentarti dai tuoi elettori ascolani e chiedere il voto per Forza Italia (il tuo partito) quando proprio il governo Berlusconi ha sancito la fine della  piccola provincia unita e la nascita della piccolissima provincia di Fermo.

Ci vuole coraggio ed una buona dose di faccia tosta se si considera, anche, che gli stessi voti andrebbero a beneficiare pure il coordinatore regionale Ceroni, notoriamente riconosciuto come uno dei principali protagonisti ed accanito sostenitore della provincia di Fermo, nonché nemico giurato di Ascoli Provincia unita. Sia chiaro, personalmente sono contrario al dimezzamento del territorio ed alla divisione, ma mi rallegro per i fermani che, anche per colpa di una vostra superficiale sottovalutazione del problema negli ultimi quindici anni, si trovano a vedere coronato un sogno che inseguivano (almeno alcuni) fin dal 1860. E' una bella gatta da pelare, non trovi? Per tradurla in termini allegorici, mi assomigli, sempre più, a quel mulo cui non rimarrà nemmeno il basto del fieno che avrà trasportato. Un'ultima raccomandazione prima del commiato. Per venerdì 12 dicembre prossimo a Palazzo dei Capitani, in occasione del convegno organizzato in Ascoli sulla riforma delle pensioni, ti prego di riservare un'adeguata accoglienza a tutto lo stato maggiore di F.I. che interverrà, Ceroni in testa, con opportuna cornice di pubblico festante a salutare, con animo grato, per il bel regalo di Natale fatto agli ascolani. Con immutato affetto.

* Alleanza Popolare - UDEUR 

09/12/2003





        
  



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