Rispetto reciproco e rispetto delle leggi
Montegranaro | E' quanto chiedono i residenti del centro storico.
di Stefania Ceteroni
Mantenere viva la memoria e garantire un futuro al centro cittadino. Sono queste le motivazioni che spingono molti cittadini a segnalare questioni d'importanza per il futuro del centro storico e a rilevare ciò che dovrebbe essere migliorato.
Oltre agli aspetti meramente strutturali, la vita in centro storico presenta anche aspetti sociali ben precisi ed anche in merito a ciò ci si è interessati per avere risposte. Per questo, accanto alle segnalazioni di carattere "urbanistico", il Comitato Amico del Centro ha indirizzato una missiva anche all'assessore ai servizi sociali per segnalare alcune importanti questioni legate alla convivenza civile con i tanti stranieri presenti tra le mura cittadine. L'argomento attorno al quale si è focalizzata l'attenzione è quello della Moschea esistente in centro.
"Durante il mese del Ramadan - scrivono i residenti - è stato molto difficile poter riposare per i rumori provenienti dalla Moschea e per le discussioni, ad alta voce, dei vari crocchi che si formavano all'uscita, alla fine della funzione, sotto le finestre dei residenti che si protraevano fin verso le ore 24,00. A parte le immondizie di ogni genere che vengono abbandonate lungo la strada nei pressi della Moschea, alle funzioni non hanno partecipato solo gli stranieri residenti a Montegranaro, ma molti sono venuti dai paesi vicini con evidente difficoltà a reperire posti macchina da parte dei residenti". Posta tale premessa, si sono rivolte all'assessore alcuni domande specifiche. "Esistono leggi che stabiliscono a che ora si comincia e si finisce di disturbare la quiete pubblica? Se sì facciamogliele conoscere. Si conosce la capienza della Moschea? Secondo noi in questa occasione c'erano molti più extra-comunitari di quanti ne permettesse la capienza del locale. Se la moschea non ha la capienza corretta per il numero di persone che la vogliono frequentare riteniamo che debba essere chiusa".
Da qui la richiesta di individuare un luogo idoneo per realizzare una struttura del genere. Ed una precisazione. "Non riteniamo che il controllo e l'applicazione delle leggi esistenti rappresenti una forma di razzismo - aggiungono - ma rinveniamo una forma di lassismo da parte delle istituzioni che non curano l'applicazione di tali leggi".
A chiusura della missiva, inoltre, si chiede un'altra informazione importante: se è stato fatto il censimento degli extra-comunitari presenti nel Centro storico così come richiesto a suo tempo.
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08/12/2003
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