Catastrofe in Iran. La solidarietà degli Italiani.
| Il cordoglio di Ciampi ed i primi aiuti.
di Alberto Premici
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Il terribile terremoto che ha colpito il sud dell'Iran, di intensita' pari a 6,3 sulla scala Ritcher, ha provocato almeno 4.000 morti e 30.000 feriti. Lo ha confermato il governatore della provincia di Kerman, Mohammad Ali Karimi.
Il bilancio è destinato a salire vertiginosamente; l'agenzia di stampa russa Itar-Tass parla di 40.000 morti. L'antichissima città di Bam, nota meta turistica ed archeologica, non esiste più. Restano solo macerie ed i problemi conseguenza di un'emergenza di tali proporzioni. Ospedali, personale medico, medicinali, tutto insufficiente per fare fronte alle necessità dei superstiti.
Il presidente Ciampi ha subito inviato al presidente iraniano un messaggio di cordoglio e partecipazione al lutto che ha colpito la repubblica islamica. ''Sono costernato dalla notizia del violento sisma che ha colpito l'Iran, causando tante vittime e ingenti danni materiali. Nello spirito di amicizia e di collaborazione che uniscono i nostri due Paesi l'Italia si sente particolarmente vicina e solidale con l'Iran. Nell'affrontare una cosi' grave emergenza, il suo Paese puo' contare, gia' in queste ore, sul sostegno e sull'impegno dell'Italia''.
Dalle parole ai fatti. I Vigili del Fuoco hanno messo a disposizione 100 tende e 1.000 coperte e sono stati allertati due contingenti di Roma e Pisa per intervenire nelle zone colpite.
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26/12/2003
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