Inedita caccia al tartufo marchigiano
Ascoli Piceno | BRUXELLES - Mostra d'artigianato e rassegna arte della tavola' nel cuore d'Europa.
Il fiore all'occhiello delle coltivazioni marchigiane, cioè il re tartufo, diventa protagonista di
un'insolita caccia organizzata dalla Regione nel secolare Parco d'Egmont di Bruxelles. Una sorta di simulazione dimostrativa, non tanto per promuovere un prodotto conosciuto in tutto il mondo, ma per fare apprezzare a tutto il pubblico europeo il volto più genuino della regione, con le sue tradizioni e il suo stile di vita.
Un modo molto apprezzato, soprattutto da appassionati e buongustai, per aprire il doppio evento che vede la nostra Regione protagonista nei prossimi giorni: la mostra dell'artigianato artistico marchigiano, nei 375 metri allestiti fino all'11 dicembre nelle sale dell'Orangerie del Parco, e la rassegna 'Arte della Tavola' che, dopo avere fatto conoscere al Belgio l'eccellenza delle produzioni di otto regioni italiane, chiude questa settimana i battenti con le Marche. Eventi organizzati dalla Regione, in collaborazione con l'Istituto per il Commercio estero (Ice) nell'ambito degli eventi previsti per il Semestre italiano di presidenza dell'Ue.
L'alta oreficeria, i merletti a tombolo, le preziose ceramiche e la rilegatoria artigianale, presenti nelle sale dello storico edificio del Parco d'Egmont, hanno, per un momento, lasciato il posto al protagonista indiscusso della caccia al tartufo bruxellese, il cane-campione di raccolta di Acqualagna.
Si tratta di Lolla, un fedelissimo bracco che oggi ha effettuato con successo la sua prima 'missione'internazionale, accompagnato dal padrone Giorgio Remedia, proprietario dell'omonima azienda tartuficola, una delle leader del settore nella provincia di Pesaro-Urbino, il principale centro di raccolta con quelli di Macerata, Ancona e Ascoli-Piceno. Ha confermato l'Assessore al Turismo di Acqualagna, Lidio Rocci, sottolineando la vigorosa crescita della domanda soprattutto dal Giappone: "Il nostro tartufo è richiestissimo in Europa e altrove".
Con una produzione tre volte superiore a quella piemontese (circa 600 quintali annui) Acqualagna, possiede i più rinomati allevamenti di cani per la raccolta e il maggior numero di aziende di trasformazione del prodotto, sul 'diamante della tavola' ha costruito la sua fortuna e fama internazionale. «Un cittadino su tre ha la patente per la raccolta e il giro di affari arriva a decine di miliardi di vecchie lire all'anno» ha ricordato il sindaco, Bruno Capanna, mentre svelava al pubblico segreti e trucchi per una proficua raccolta di tartufi. Ha infine aggiunto il primo cittadino: "Quella di oggi è stata senz'altro una lezione pratica utilissima anche se in Belgio ci sono buoni territori da tartufo, ma per quello bianco, il più prezioso, non resta che andare nelle Marche".
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10/12/2003
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