Ferrovia dei "Due Mari"
Ascoli Piceno | Si riaccendono i riflettori sul progetto di comunicazione a mezzo treno tra la sponda adriatica e quella tirrenica.
E' tornata in questi giorni all'onore della cronaca l'annosa, anzi secolare questione della Ferrovia dei Due Mari . Il convegno che si svolto recentemente ad Acquasanta Terme sulla viabilità e, più in generale, sul sistema dei collegamenti provinciali ha riacceso i riflettori sul progetto di comunicazione a mezzo treno tra la sponda adriatica e quella tirrenica. Un progetto quello sulla tratta ferroviaria Ascoli Antordoco (ferroviaria dei due mari) che l'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno sin dal 27 Giugno 2000 ha fortemente sostenuto fino all'iter oggi emerso.
In data 8 Giugno 2000 l'attuale Presidente della Provincia di Rieti Giosuè Calabrese in uno con l'Assessore alla Mobilità Vincenzo Lodovisi chiamò ad una Conferenza 27/06/2000 il Presidente della Regione Lazio, le Province di Ascoli, Roma, Viterbo, i Sindaci dei Bacini interessati ed i delegati dei Comitati ferroviari di Civitavecchia, Orte, Ascoli, Rieti e Ronciglioni, sui temi: ripristino ferrovia Civitavecchia-CaprinicaOrte, costruzione tronchi Fara SabinaRietiAntrodocoAscoli Piceno, ammodernamento linee RietiAntrodoco, AntrodocoL'Aquila e AscoliPorto d'Ascoli.
La realtà (tuttora presente) evidenziava, infatti, che: - fin dal 1846 esistevano ipotesi progettuali di collegamento ferroviario tra Roma e l'Adriatico attraverso l'asse Rieti-Ascoli Piceno - Rieti, l'Aquila, Ascoli Piceno soffrono il ritardo dello sviluppo economico dovuto prevalentemente all'assenza di un efficace collegamento ferroviario con la capitale, una valida connessione merci tra il Sud Est e il Nord Ovest del Paese avrebbe dato luogo ad un netto incremento della quantità merci trasportabili dall'intera rete con un costo assolutamente competitivo.
Ebbene, la Provincia di Ascoli presente nella Conferenza del 27 giugno 2000 con il presidente Colonnella e l'Assessore ai Trasporti Paola Armellini, richiamò all'esigenza di un coinvolgimento della Regione Marche ribadendo con nota successiva che " la presenza della regione Marche al tavolo della trattazione rappresenta elemento essenziale ed ineludibile." Tra l'altro, fu la stessa Provincia di Ascoli Piceno a richiedere che la sottoscrizione di un Accordo di Programma vedesse presente anche la Regione Marche (e la Società per azioni Ferrovie dello Stato).
Il tutto fu rimesso all'attenzione e alla valutazione del Servizio Trasporti della Regione Marche."Da allora l'interesse è stato continuo e costante aggiungono il Presidente e l'Assessore ai Trasporti della Provincia di Ascoli tanto da rinnovare l'invio all'Unione delle Province d'Italia di una scheda in cui s'indicava la ferrovia dei due mari come opera d'interesse strategico non solo per la Provincia Picena ma per la migliore integrazione ed efficacia del Corridoio Adriatico e Balcanico.". Il Convegno di Acquasanta, che ha visto anche il patrocinio ed il sostegno della Provincia di Ascoli, ha rilanciato il tema e richiamato gli Organi deputati alle non più procrastinabili soluzioni dello stesso.
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17/11/2003
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Betto Liberati