Preoccupazione tra i DS per l'attuale divisione del territorio
San Benedetto del Tronto | I DS ritengono più giusto una Provincia Ascoli- Fermo che possa rendere più forte il territorio e non smembrarlo con due mini provincie di 160.000 abitanti.
L'assemblea delle unità di base dei Democratici di Sinistra di S. Benedetto del Tr., Acquaviva, Grottammare, Ripatransone, Monteprandone, Monsampolo, Massignano, riunitasi in seduta comune per discutere della decisione assunta dalla Camera dei Deputati di istituire la nuova provincia di Fermo, esprime viva preoccupazione per l'attuale divisione del territorio già debole per passate vicende storiche, che al contrario avrebbe avuto bisogno di maggiore unità per decidere più forti sinergie per investimenti finalizzati alla realizzazione di nuove infrastrutture e alla innovazione tecnologica delle piccole e medie imprese per essere più competitive nell'attuale complesso sistema della mondializzazione dei mercati.
Esprime altresì forte preoccupazione che la divisione della provincia possa determinare una ulteriore indebolimento della capacità contrattuale dei nostri territori in una fase di forte crisi di alcuni settori trainanti della nostra economia come il calzaturiero.
L'assemblea ritiene che il parlamento, onde evitare spinte di tipo campanilistico e disgreganti, ponga dei limiti minimi numerici di abitanti per la costituzione di nuove province, che tengano conto della capacità reale di programmazione del territorio.
Ritiene che una soluzione compatibile con una provincia come quella di Ascoli P., oggi di circa 370 mila abitanti, domani forse ridotta a due mini province di circa 160 mila abitanti circa, possa essere quella di una nuova definizione " Ascoli-Fermo" che non abbia solo valenza nominalistica che determini reali sinergie economiche che tengano conto delle specificità dei due territori.
Sollecita il parlamento e la Regione Marche a decidere investimenti adeguati per rendere più competitive le aziende del territorio.
Danno mandato al coordinamento dei segretari delle unità di base dell' hinterland sambenedettese, affinché avvii un confronto con il partito provinciale, regionale e nazionale, coinvolgendo su tale questione tutte quelle istituzioni, organismi e forze politiche che condividono tale necessità.
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01/11/2003
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Betto Liberati