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Olivicoltura nel mirino del maltempo

| ANCONA - "Il forte vento di ieri ha provocato ingenti danni alle coltivazioni" ha spiegato il Pres. della Coldiretti Marche Luzi.

Prima le gelate, poi la siccità, ora il vento. Continua la pessima annata per l'agricoltura marchigiana e, stavolta, a finire nel mirino del maltempo è stata l'olivicoltura.

Il forte vento che tra ieri e oggi ha soffiato su tutta la regione ha provocato, infatti, danni alle piante, arrivando addirittura a sradicarne alcune, e soprattutto, ai frutti.

"I problemi principali si sono verificati, in particolare, lungo la fascia costiera e su quella collinare - spiega il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. In alcune zone il vento ha buttato a terra fino al 50-60% del raccolto, infliggendo l'ennesimo colpo alle nostre imprese, già provate da una stagione tutt'altro che favorevole". Anche per le olive, come per le altre produzioni, si prevede un consistente calo di produzione, dovuto prevalentemente ai problemi causati dalla siccità, che hanno inciso negativamente sulla maturazione dei frutti. La raccolta delle prime varietà colturali, tra l'altro, verrà anticipata di 10-15 giorni, tanto che si inizierà già dopo il 15 ottobre. I tecnici dell'Aprol, l'associazione olivicola della Coldiretti, sono comunque al lavoro per monitorare la situazione sull'intero territorio.

06/10/2003





        
  



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