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Occhi aperti / Occhi chiusi

| Note su cinema e dintorni

di Dante Albanesi

OCCHI APERTI
Il cinema segreto di Benvenuti
Martedì prossimo (Cinema Calabresi, ore 21.30) il Cineforum di San Benedetto proietterà una lezione di Storia. Il suo autore è Paolo Benvenuti e il suo film è "Segreti di stato". Viterbo, 1951: nel corso del processo alla banda di Salvatore Giuliano per la strage di Portella delle Ginestre, un avvocato, non convinto dalle prove raccolte, decide di condurre delle indagini per proprio conto.

Partendo da un minuscolo indizio (il calibro delle pallottole estratte dai corpi delle vittime), l'avvocato dipana un personale filo di Arianna che lo porterà ad una sconcertante versione dell'accaduto, di gran lunga diversa da quella ufficiale.
Benvenuti esplora tutti i buchi neri di questa antica vicenda: l'influenza politica degli USA, i legami tra alcuni settori delle forze dell'ordine e Giuliano, l'avvelenamento in carcere del suo luogotenente Pisciotta… Brani quasi documentaristici si alternano a lunghe sequenze di impianto teatrale. Un ritmo sospeso e quasi rituale, tra inchiesta didattica e teorema astratto. Uno stile di povertà e purezza quasi ascetica.

OCCHI CHIUSI
Madre Teresa di Rai Uno
11.236.000 spettatori, 37.65% di share. È "Madre Teresa", ultima perdibile produzione Rai, lo sceneggiato (pardon, la "fiction") più visto in assoluto nel 2003. Ma nella speciale hit parade della TV religiosa, la beata di Calcutta occupa soltanto il quarto posto, dietro il "Padre Pio" di Canale 5 (11.660.000), il "Padre Pio" di Raiuno (13.123.000) e il campione attualmente in carica: il "Papa Giovanni" di Raiuno (13.180.000).

Un dato significativo e inquietante: in un'epoca in cui le chiese si svuotano e le vocazioni religiose crollano, sceneggiati dedicati a figure di santi e papi (pur se girati in modo orribile) continuano a riscuotere un incredibile successo. Verrebbe quasi da dire che in realtà il numero dei fedeli cattolici non sta affatto scendendo, ma sta soltanto cambiando il luogo di culto: non più in Chiesa, ma in Televisione. Quando Wojtyla critica la Società dello Spettacolo, sa cosa vuole dire: i produttori televisivi sono i nuovi mercanti del Tempio. Il tubo catodico ha sostituito la fabbrica delle immagini sacre, le "Vite dei Santi" che una volta campeggiavano nelle credenze di ogni buona famiglia. E per una "Madre Teresa" di Canale 5 forse non dovremo attendere molto.

26/10/2003





        
  



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