De Vecchis: "Rispettati i diritti dei consiglieri di minoranza"
San Benedetto del Tronto | Il presidente del Consiglio replica a Rosini, con le leggi che normano l'elezione dei rappresentanti di Piceno Consind.
In merito ai dubbi di legittimità della votazione sui rappresentanti del Comune nell'assemblea del Consorzio di industrializzazione (Piceno Consind), sollevati dai consiglieri Rosini e Baiocchi durante e dopo l'ultima seduta del Consiglio comunale, il presidente del Civico consesso Giorgio De Vecchis dichiara:
"Sono stato accusato dai due consiglieri di aver violato il principio della segretezza del voto ma soprattutto di aver violato i diritti e i doveri dei Consiglieri. Si tratta di un'accusa totalmente infondata. Ricordo che la Legge Regionale 7/84, integrata e modificata dalla L.R. n. 48/96, all'art. 6 stabilisce che il Comune debba essere rappresentato nell'assemblea del Piceno Consind da 5 componenti: il Sindaco, due rappresentanti della maggioranza, due della minoranza. Nulla dicono, né quella né altre leggi, riguardo al modo in cui si debba votare per assicurare tale risultato. L'unico criterio rintracciabile nella normativa è quello di fare riferimento, per quanto riguarda i votanti di maggioranza, ai componenti eletti delle liste che hanno appoggiato il Sindaco e, per la minoranza, a quelli che invece hanno sostenuto altri candidati sindaci.
"Avevamo tre modi per garantire il diritto di espressione della minoranza - spiega ancora De Vecchis -: 1) che dai gruppi venissero delle candidature ufficiali, in modo che si sapesse con certezza prima del voto chi era espressione dell'uno e dell'altro schieramento, essendo possibile eleggere persone non appartenenti al Consiglio comunale. Ma ciò non è avvenuto. 2) Due votazioni separate per maggioranza e minoranza. 3) Una votazione unica ma con schede distinte per maggioranza e minoranza, che poi è la stessa modalità, seppur con tempi diversi, della soluzione precedente. Ho anche chiesto al consigliere Rosini se avesse da proporre altri sistemi, ma non ho avuto alcuna risposta".
"La segretezza del voto è stata comunque garantita - prosegue De Vecchis - perché, come dice anche il Regolamento comunale, ciascun consigliere ha potuto esprimere il proprio voto senza che esso potesse essere conosciuto da chiunque altro. I risultati hanno poi dimostrato che, senza ombra di dubbio, la minoranza è stata tutelata, visto che sono stati eletti due Consiglieri comunali appartenenti ai gruppi di opposizione. In conclusione gli obiettivi che, come Presidente del Consiglio comunale, dovevo raggiungere, e cioè la garanzia di segretezza del voto e la garanzia della rappresentanza della minoranza, sono stati pienamente raggiunti".
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02/10/2003
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Betto Liberati