"Aderiremo allo sciopero nazionale della spesa indetto per il prossimo 16 settembre e, per l'
occasione, organizzeremo presidi in piazza e incontreremo i prefetti di Ancona, Giulio Maninchedda, e di Ascoli Piceno, Giuseppe Destro». Lo ha annunciato questa mattina Piero
Chiacchierini, presidente della Federconsumatori delle Marche, in una conferenza stampa che annunciava l' adesione dell' Intesa  dei consumatori - Codacons, Adusbef, Adoc e Federconsumatori - alla protesta di martedì.

 L' incontro con i prefetti verrà accompagnato dallo sciopero dei consumi e dai presidi della mattina nelle varie piazze della regione: in piazza Roma ad Ancona, nella piazza principale di
Macerata, e in piazza del Popolo a Pesaro.
"Sull' aumento indiscriminato dei prezzi, il Governo è latitante - ha aggiunto Chiacchierini -
L' Intesa ha deciso di protestare perchè si fermi l'aumento vorticoso dei prezzi e si ponga l' accento sui redditi bloccati, o addirittura in diminuzione, che caratterizzano lo stato di recessione dell' intero Paese. Si calcola, infatti, che un italiano medio abbia incrementato nel 2003 le sue spese annuali di 2.817 euro, 585 dei quali solo per far fronte ai consumi alimentari".

Ricostruire il reddito delle famiglie, mettere sotto controllo i prezzi, promuovere azioni di modernizzazione, verifica e controllo del commercio: queste le richieste che l' Intesa presenterà alle Prefetture regionali e al Governo nazionale. «Vogliamo che l' Iva sul gas per uso domestico - ha spiegato Chiacchierini - sia decurtata dal 20 al 10%, e che lo stesso avvenga per i tassi sui mutui agevolati, che dovrebbero scendere dal 12 al 7%. I ticket sulle medicine dovrebbero essere eliminati, il costo della benzina ridotto, e accelerata la
liberalizzazione di alcuni settori dei servizi perchè sia favorita la concorrenza".

"Il Governo - ha concluso - deve rendersi conto che le associazioni dei consumatori sono un nuovo soggetto di rappresentanza collettiva: con esse deve confrontarsi così come avviene da tempo in vari Paesi occidentali".