Sento la necessità di esprimere il mio pensiero in merito alle vicende politiche che affliggono questa città; vicende causate principalmente da divergenze ed interessi di poteri forti legati alla maggioranza al governo della città.

Al cittadino non importa assolutamente nulla se l'assessore si chiama Piunti, Pompei o Ceneri; il cittadino vuole un miglioramento della qualità della vita.
Purtroppo oggi si verifica il contrario: la città è balzata indietro di decenni, è vecchia e trasandata.

Mi domando: ma l'UDC e AN non hanno proprio nulla da dire a FI?
Sono veramente così imbalsamati da non reagire minimamente a ciò che sta accadendo?

Alla luce del sole stiamo assistendo ad uno scontro immane intorno a FI scatenato da interessi discordanti di poteri forti ed insipienza politico-amministrativa.

Che fine ha fatto AN, quel partito che sbandierava correttezza e populismo nelle passate amministrazioni ed oggi obbedisce solo agli ordini del padrone?
Sembra che stiano lavorando per conquistarsi una posizione che domani li relegherà nuovamente all'opposizione.
Ho sempre avuto rispetto per questo partito, per la sua professionalità e correttezza, ma oggi sono costretto a rivedere il mio giudizio.
E che dire dell'UDC, che si vanta di essere un partito cattolico? Non stento a crederlo, giacché porge l'altra guancia come vuole la religione che professa.

I cittadini non possono essere costantemente penalizzati nelle proprie aspettative di assistenza nella scuola e nella sanità.

Questi partiti non sono seriamente impegnati nel prendere posizione all'interno della maggioranza per raggiungere gli scopi di cui sto parlando, per una città solidale che loro nemmeno ipotizzano.

A mio avviso sarebbe più cristiano provvedere ai bisogni primari dei deboli e degli ammalati.

Ritengo necessario che AN e UDC rispondano a questa esigenza cambiando strategia politica ed abbandonando definitivamente discorsi inconsistenti.

* Consigliere comunale DS