Comunisti Italiani: è urgente la discussione della PdL sulla polizia municipale
| ANCONA - I comunisti italiani chiedono che si proceda con sollecitudine alla revisione e modifica della legge 38/88, tuttora in vigore, che regola la normativa in materia di polizia locale.
di Cesare Procaccini * e Gabriele Martoni **
In seguito alla relazione annuale svolta in Consiglio regionale dal Presidente della Giunta, in attuazione della L. R. 11/2002, (art. 2, comma 2) recante "Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità", il gruppo dei Comunisti Italiani condivide i risultati finora ottenuti nell'ambito delle politiche integrate di sicurezza ma richiede che si proceda con sollecitudine alla revisione e modifica della legge 38/88, tuttora in vigore, che regola la normativa in materia di polizia locale, e per questo chiede che al più presto venga messa in discussione la proposta di legge n. 108 (norme in materia di polizia amministrativa locale e politiche di sicurezza), presentata dai consiglieri regionali Cesare Procaccini e Gabriele Martoni il 31 gennaio 2002.
Alla luce delle competenze esclusive delle Regioni in materia di polizia locale e soprattutto ora che la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, l'ANCI e l'UPI ha tracciato ed approvato una proposta di legge nazionale recante "Disposizioni per il coordinamento in materia di sicurezza pubblica e polizia amministrativa locale, e per la realizzazione di politiche integrate per la sicurezza", il gruppo dei Comunisti Italiani considera la discussione della PdL n. 108 assolutamente attuale proprio in prospettiva delle linee guida contenute nella PdL nazionale elaborata dalla Conferenza delle Regioni, dall'ANCI e dall'UPI.
Infatti la proposta di legge presentata dai consiglieri Procaccini e Martoni si basa sui principi della concertazione e della sinergia fra Regione, Enti Locali e organi dello Stato, responsabili della sicurezza pubblica, avvalendosi delle potenzialità dell'ente locale nel governo del territorio e soprattutto delle conoscenze e della professionalità degli operatori della Polizia municipale e locale.
Solo una forte integrazione tra tutte le politiche pubbliche, assieme alla formazione continua e all'innovazione possono garantire la tutela della legalità e della sicurezza nel territorio, contro ogni proposta repressiva o l'aggiunta di nuovi corpi di polizia regionali, che renderebbe più caotico il controllo del territorio, frammentando le competenze, che invece devono agire in completa sinergia.
*capogruppo Comunisti Italiani - Consiglio regionale delle Marche
**Consigliere segretario - Consiglio regionale delle Marche
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10/09/2003
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Betto Liberati