Si scaldano i motori in vista del prossimo appuntamento con gli elettori che, seppur ancora lontano, non manca di stuzzicare gli animi di quelli che sono, che saranno o che vorrebbero essere i protagonisti della battaglia elettorale.

La compagine di governo, quella che gravita attorno all'attuale sindaco, Renzo Offidani, sta mettendo in moto i primi meccanismi.

Ma quale sarà il quadro che potrà delinearsi all'orizzonte?

E, per prima cosa, ci sarà ricambio, ci saranno volti e nomi nuovi o torneranno a bussare alla porta degli elettori i soliti noti? 

A quanto pare i singoli partiti stanno iniziando a riflettere al loro interno per prepararsi poi al confronto con gli alleati e c'è chi ammette che nei prossimi giorni si darà il via alle danze, se non in maniera ufficiosa almeno in modo ufficiale.

Quanto alla coalizione di centro sinistra, è da dare per assodata la presenza di Rifondazione Comunista che, a differenza di quanto avvenuto a Porto Sant'Elpidio, nel borgo medievale va d'amore e d'accordo con gli alleati, Ds compresi.

Rifondazione Comunista sta affilando i coltelli in vista dell'appuntamento con gli elettori e punta i piedi su un particolare aspetto: prima ci si metta a tavolino per predisporre un programma condiviso e che rispecchi la politica del centro sinistra, poi si parli di nomi in merito ai quali, però, non si rivendica nessun diritto di imporre l'una o l'altra persona.

Guardando un po' più in la arrivano agli occhi le due anime della Margherita, l'una tra gli attuali banchi di maggioranza e l'altra a fianco della Casa delle Libertà. Danilo Concetti, capogruppo Centro per l'Ulivo, dai banchi di maggioranza ribadisce massima apertura verso un possibile riavvicinamento con l'altra anima che siede tra i banchi opposti auspicando un ravvedimento dall'altra parte della barricata, in modo tale da poter individuare un percorso comune, per il futuro. "Sta per prendere il via la stagione congressuale - commenta Concetti - e sarà in quel contesto che verrà definita la linea politica della Margherita".

Molto scettico a tal proposito si mostra Raffaele Sabbioni (Sdi) che considera molto remota l'ipotesi di un avvicinamento nel centro. "E' una questione di uomini" ha osservato.

E dall'altra parte? La Casa delle Libertà si è sempre detta compatta e pronta a portare avanti un percorso comune che potesse aggregare anche le forze vive della comunità, quelle estranee alla politica ma proprie della società civile.

Troppo presto - anche da questa parte - per fare nomi. Certo è che nessuno si accontenterà di un ruolo di secondo piano.

Di strada da fare ce n'è molta ma, a quanto pare, si è tutti sulla linea di partenza e - salvo qualche falsa partenza - nelle prossime settimane si inizierà ad avere il via definitivo alla gara. E che vinca il migliore.