Il Palio del Mare, edizione 2003, ha visto salire sul gradino più alto del podio i Delfini. Alle loro spalle si sono piazzate le Sirene, le Balene, gli Squali ed i Cavallucci Marini.

La gara tra rioni, dunque, si è conclusa con la vittoria della squadra verde.

Tanta la gente che ha voluto assistere alla manifestazione che, di anno in anno, si conferma come iniziativa capace di offrire spettacolo e, allo stesso tempo, un'appassionante gara.

Il lungo corteo di figuranti si è snodato sul lungomare sud e gli organizzatori, giunti all'altezza del punto in cui l'altra notte è morto a seguito di un incidente il giovane diciassettenne del posto, ha deciso di fare una sosta e deporre dei fiori. Inoltre, durante la sfilata si è deciso di evitare il commento parlato che è stato riservato al solo anello di gara per accompagnare gli alteti.

Non sono mancati anche alcuni disguidi, come la lunga attesa per vedere la sfilata, le lunghe pause per aspettare che terminassero le coreografia, o qualche figurante indisciplinato, o la scelta poco felice di alcune musiche. Appunti, questi, che intendono contribuire a fornire elementi di riflessione attorno ai quali riflettere per la crescita futura della manifestazione.

Quanto ai carri, ogni rione ha scelto un argomento ben definito: gli Squali hanno rappresentato il gazebo dell'amore, interpretando il mare come luogo d'incontro; i Cavallucci marini hanno dato vita ad un relitto con relativo fondale marino; le Balene hanno revocato Atlantide, la città sommersa; i Delfini hanno proposto una giostra dove i simpatici animali del mare si mostravano felici per il lungomare ritrovato e le Sirene, infine, hanno proposto una sorta di alcova, verso la perdizione e la soddisfazione dei sensi. Coreografie come sempre molto ricercate, soprattutto per le Sirene.