C'era tutto il genio di Dario Fo in "Johan Padan" lo spettacolo andato in scena lunedì sera al Teatro della Villa.

La satira, l'ironia, la provocazione del Premio Nobel per la letteratura le ritroviamo in una storia che narra le gesta di un avventuriero vissuto nel Cinquecento, ma la cui figura starebbe benissimo nelle vicende attuali.

Nella sua vita ne combina di tutti i colori questa sorta di pendaglio da forca di Padan, ma alla fine la scampa sempre. Dario Fo, che ha scritto il testo e curato la regia, ha voluto regalarci una storia diversa facendo tesoro delle opere di scrittori che la storia ufficiale ha voluto dimenticare come Guerrero, Altavilla, Cabeza de Vaca, Hans Staden. Uno spettacolo di due ore che riesce a tenere sempre sulla corda lo spettatore, grazie all'ironia giullaresca di Mario Pirovano, attore coraggioso e sicuramente fuori dagli schemi. Lo spettacolo è stato un omaggio a Dario Fo che quest'anno per il festival ha disegnato anche il manifesto.

Il programma di oggi, 23 luglio, propone altri cinque spettacoli: "Giovannin senza paura" (Teatro della Pineta, ore 16), spettacolo di pupazzi della compagnia la Capra Ballerina di Viterbo, storia di un ragazzino che va in giro per il mondo ad imparare ad aver paura, "Dieci movimenti per marionette" (Teatro del Mare, ore 17), atto unico per marionette neutre di Marco Grilli della compagna Alfa Teatro di Torino, "C'era due volte un piede", singolare performance di teatro con i piedi dell'argentina Veronica Gonzalez, "Varietà (Teatro dell'Orologio, ore 21.15), marionette a filo di e con Manuel Costa Dias, "Upper Cuts" (Teatro della Villa, ore 22.15), spettacolo del Mimo Nola Rae di Londra.