L'on. Gianluigi Scaltritti è intervenuto sul delicato momento che sta attraversando la coalizione del Polo.

"Un assessore deve relazionarsi con i consiglieri, perché sono stati legittimati dal voto dei cittadini. Nella giunta ci sono state ambizioni personali che non sono state usate per il bene comune. Per certe decisioni è sensato rimettersi al volere della maggioranza: un generale che non ha più il consenso dei suoi soldati è meglio che vada a casa. L'amministrazione comunale non è in crisi, però ci sono problemi da risolvere attraverso nuovi equilibri della giunta, per mantenere fede ai programmi. Il settore Urbanistica non ha dato frutti perché ai progetti non è stata fatta partecipe tutta la maggioranza. Se fossi stato nell'assessore Sestri, avrei dato più importanza ai partners della Cdl. Rinviare continuamente il Piano idea  è segno di incapacità di gestire la delicata materia o di interferenze esterne. I problemi sono risolvibili facendo una revisione programmatica di medio termine: se poi c'è da ritoccare qualche delega lo si può fare in base a queste considerazioni". 

Il parroco di Cristo Re, don Pio Costanzo, reputa il ventilato taglio di Sestri, come un gioco per la poltrona.

"Credo -ha detto il curato- che la delega all'Urbanistica sarà conferita al vicecoordinatore di FI, Nazzareno Pompei, che mi sembra un movimento per la poltrona. Sestri è stato votato da molti elettori della parrocchia che non accetteranno la revoca. E' ora di preparare un leader, per andare alle elezioni: per me la persona ideale è l'ex assessore all'Urbanistica del Pci, Giuseppe Benigni".

La situazione politica è rovente, in conseguenza della sfiducia all'assessore Ceneri da parte di FI, che ha chiesto al sindaco la revoca delle deleghe. Se non si sbloccherà la situazione si andrà verso la  paralisi politico-amministrativa.