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Stop alle scurrilità nei spettacoli estivi

| Il Garante per l'infanzia fa appello ai Sindaci a vigilare e svolgere azioni preventive.

di D.ssa Mery Mengarelli*

Mery Mengarelli

 Con il rischio di essere tacciata di bigotteria e passare per bacchettona intendo tuttavia segnalare con fermo disappunto una prassi che va riproponendosi anche in questa stagione estiva sulle piazze delle nostre città e paesi e che a mio avviso si contraddistingue per essere non solo irrispettosa dei minori ma che anche spesso si rivela fuori luogo, gratuita, volgare e contraria al comune senso del pudore.

Mi riferisco agli spettacoli gratuiti o a pagamento di intrattenimento organizzati nelle piazze dove a cose pregevoli e di qualità e a rappresentazioni di valore culturale si sommano però scenette o monologhi di pseudocomici che senza l'uso della volgarità pensano evidentemente di non far ridere.

E'capitato anche a me e la mia famiglia di assistere con vero disagio e in prima serata a battute degne della peggiore osteria con ripetute parolacce, volgarità ed affermazioni che poco lasciavano all'immaginazione.
Trovo tutto questo di cattivo gusto, privo di un qualche valore o giustificazione culturale, lesivo della sensibilità soprattutto dei minori presenti allo spettacolo.

Credo anche che non valga la giustificazione che spesso viene addotta e cioè che ormai i bambini ne sanno e ne fanno più dei grandi…. Ciò non è vero e comunque è dovere di tutti rispettare sensibilità diverse e  dare garanzia ai minori.

Tutti gli sforzi in essere, da quelli promossi dalle agenzie educative come la scuola,alle autoregolamentazioni di cui si sono dotati i giornalisti,al recente codice TV e minori rischiano di essere vanificate da chi, senza controlli e senza senso di responsabilità, in una qualsiasi piazza spara battute infarcite di volgarità ed oscenità.
Il messaggio che arriva al minore è che se  quella cosa si dice in piazza e la gente ride allora si può fare…..

 Ritengo che non può essere accettato tutto questo e che tutto questo fra l'altro non serva ed invito perciò tutti i Sindaci delle Marche a vigilare e a svolgere azioni preventive sia per gli spettacoli pubblici promossi dal Comune stesso che quelli solo autorizzati, ricordando che il Sindaco secondo la convenzione dei diritti del fanciullo di New York ratificata con legge 176/1991 e tutte le normative relative alla tutela dei minori è per gli stessi il primo tutore.       


 

24/07/2003





        
  



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