Queste vacanze saranno coi fiocchi
Ascoli Piceno | E' stata presentata, in mattinata, l'iniziativa "Vacanze coi fiocchi" volta a prevenire gli incidenti stradali.
di Mauro Giorgi
Un milione e duecentomila di persone nel mondo, centoventunomila quelle in Europa e quarantunomila quelle nell'Unione Europea hanno perso la vita in incidenti stradali che si sono registrati dal 2000 fino all'inizio del 2003. Queste cifre agghiaccianti e da capogiro, purtroppo, testimoniano la gravità di un problema che ha determinato un decimo della mortalità mondiale per questa causa. A tal proposito anche quest'anno la Provincia di Ascoli Piceno, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione "Vacanze coi fiocchi", cui è stato concesso l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica.
L'iniziativa, che si prefigge di richiamare l'attenzione degli utenti della strada, invitandoli ad usare il buon senso sulle strade, onde evitare stragi, è stata presentata questa mattina dall'assessore Paola Armellini, dal presidente della Provincia Pietro Colonnella, dal resp.le prov.le Adiconsumi Eugenio Ercoli, dal resp.le prov.le Adoc Gianfranco Antonucci, dal presidente Automobile Club di Ascoli Piceno Emidio Cappelli, dal dirigente del servizio trasporti ingegner Pietro Antonini, dal capo gabinetto prefettura dottor Salvatore Angieri, dal comandante della Polstrada comandante Claudio Savarese, ed infine dal direttore della motorizzazione ingegner Giancarlo Massaro.
"La nostra provincia, - dichiara l'Armellini - oltre a distribuire manifesti ed opuscoli sul territorio, ha provveduto ad attivare le radio locali, acquistando spazi per spot che, mandati in onda più volte al giorno, sostanzialmente sono volti a richiamare l'attenzione degli utenti stradali sul rispetto di sicurezza della circolazione stradale. La nostra amministrazione, prosegue, ha sempre agitato tramite concertazione per risolvere una questione che, purtroppo, miete ancora troppe vittime".
Il comandante della Polstrada Claudio Savarese ha proseguito col dire:
"Per quanto concerne l'Italia, - precisa - il problema è causato dalla sbagliata educazione sia a livello civile sia riguardo il codice stradale. Parlare al cellulare in macchina, ad esempio, è errato sia attraverso l'auricolare sia direttamente".
In conclusione l'intervento di Salvatore Angieri:
"Bisogna creare una cultura della sicurezza stradale. L'inasprimento delle norme, infatti, sta favorendo il rispetto del codice stradale".
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21/07/2003
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