Se a Porta Romana, nell'area ex-Tiro a Segno, l'Amministrazione comunale avesse fatto altre scelte (ben diverse da quelle proposte dai privati), oggi l'intero quartiere avrebbe già iniziato a goderne i frutti. 
Sistemare la palazzina neoclassica, asfaltare due o tremila metri quadrati di terra (nella zona verso l'Enel), realizzare un campetto di calcio ed uno di bocce, imbrecciare e arredare una piazzetta, piantare qualche albero ed un po' di siepi (magari con il contributo della Forestale), sono opere che non sarebbero certamente costate al nostro Comune milioni di euro.

   Con una modestissima spesa annuale già oggi gli abitanti di Porta Romana, il Sestiere, l'associazione sportiva, avrebbero iniziato ad averne i primi sensibili benefici.
   Ma i vantaggi maggiori li avrebbero goduti tutti i cittadini di Porta Romana. E non solo loro! (Visto che, ogni tanto sarà bene ricordarlo, Porta Romana non appartiene esclusivamente a quelli che alla fine saranno i soli contenti e beati).
   Un libero parcheggio a raso, al servizio del quartiere e di coloro che provengono dalla Salaria, avrebbe certamente migliorato i problemi di viabilità e di sosta che oggi assillano tutti gli abitanti di quella zona (e degli ascolani in genere).

   Mentre è facilmente intuibile da chiunque che i 100 (o fossero anche 200) posti macchina che domani realizzerà il privato, serviranno pressoché esclusivamente per il supermercato "raddoppiato", per tutti i nuovi appartamenti che sorgeranno lì di fianco, per le cento famiglie che andranno a farvi la spesa (dal futuro quartiere dormitorio di Monterocco e dai due fabbricati che nasceranno a ridosso delle mura medioevali).
     E' allora per noi scontato che tutte queste nuove costruzioni sortiranno questi effetti: sottrarranno ai cittadini il godimento di "un terzo" di quell'area verde; comporteranno un sensibile incremento del traffico e, almeno in determinate ore, creeranno ulteriori problemi per la sosta delle auto; determineranno il taglio di alcuni platani storici; significheranno una nuova cementificazione che, in un'area così importante per la nostra città, muterà in negativo l'attuale ingresso ovest di Ascoli.