Manifestazione di protesta per la porcilaia
Force | La rivolta dei disperati. Tante promesse mai mantenute. Tanti interventi a perorare la causa di chi convivono da quattro anni con il fetore che si sprigiona dalla porcilaia.
di Giuseppe Capasso
La rivolta dei disperati, potremmo definire quest'ennesima manifestazione di protesta dei cittadini di Montemoro frazione di Force. Tante promesse mai mantenute. Tanti interventi a perorare la causa di chi convivono da quattro anni con il fetore che si sprigiona dalla porcilaia (ubicata a pochi metri di distanza dalle abitazioni) e che investe il centro cittadino. Una situazione che non trova ancora sbocchi ma che vede in lotta, su fronti opposti, due schieramenti a difesa dei propri diritti: da una parte il titolare di un'azienda suinicola che ha investito dei capitali e dall'altra i cittadini a difesa della propria salute. Stamattina (ieri ndr) l'ennesima manifestazione (una sorta di sittin all'aperto) degli abitanti della frazione.
A Pietro D'angelo, consigliere regionale dei Verdi, presente sul posto. Perché si parla tanto e tutto rimane lettera morta?: " Che i cittadini siano costretti a stare per strada per far valere i propri diritti, dopo oltre tre anni che sentenza della Magistratura, sentenza del Tar, del Consiglio di Stato, dell'Avvocatura dello Stato che dicono che hanno ragione rispetto ad una porcilaia abusiva, dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che non viviamo in uno stato di diritto cioè la legge non è uguale per tutti ripeto non è uguale per tutti. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni e se qualcuno pensa di dover sporgere denuncia per quest'iniziativa, faccia pure perché sarà strumento per individuare i veri responsabili della situazione, ci dice il nostro interlocutore ".
Presente, anche il Sindaco Francesco Marziali che sul posto ha riunito i membri del " Comitato Respirare Montemoro: "
di non ledere i diritti di terzi perchè il manifestare non andava a compromettere il provvedimento di chiusura dell'attività nel senso che per noi è abusivo l'attività d'allevamento e non di proprietà ". E' quanto, tra l'altro, ha detto il primo cittadino di Force. Queste, invece, le dichiarazioni rilasciateci dal Comitato: " Il Comitato ha tenuto fede alla sua parola, come già annunciato impedendo sia in entrata sia in uscita tutto ciò che è attinente all'allevamento dei suini al fine di risolvere una situazione fatta di continue promesse sempre disattese.
In ogni modo continua il nostro interlocutore qualsiasi cosa accade, anche agli stessi maiali, noi respingiamo ogni responsabilità poichè gli stessi dovrebbero essere rimossi e invece sono ancora lì. Inutile continuare a dire si poteva evitare. No signori! Noi invece siamo dell'avviso che si può evitare chiudendo la porcilaia ". Per la cronaca, a parte qualche battibecco come si conviene in questi casi, per il resto non c'è stato nessun otto di violenza.
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14/07/2003
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