Il consigliere del Gruppo Misto, Pietro Giudici, sta per fare ricorso alla sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Ascoli, che lo ha dichiarato incompatibile a ricoprire la carica di consigliere comunale, in quanto è membro del CdA dell'Ato (Ambito Territoriale Ottimale).

L'avvocato difensore, Massimo Ortenzi, sta ultimando il castello difensivo che entro la prossima settimana, cioè prima che scadano i termini, inoltrerà alla Corte d'Appello di Ancona.

Il legale ha un asso nella manica che gioca a favore di Giudici: un pronunciamento di un'alta istituzione statale che si esprime per la compatibilità a svolgere i due incarichi. La notizia dell'imminente ricorso prende tutti di sorpresa, giacché era opinione diffusa che fosse stato fatto a fine maggio.  

La sentenza di incompatibilità ha messo in agitazione tanti politici, visto che di doppi incarichi ce n'è in abbondanza. L'Ato è composto da 11 membri, otto dei quali sono a rischio decadenza dalle Amministrazioni: oltre a Giudici, il presidente dell'Ato, Lando Siliquini, consigliere provinciale di FI, Tiziana Pallottini, sindaco di Carassai, Ottavio Paolini, sindaco di Colli, Guglielmo Fratari, sindaco di Venarotta, Domenico Stallone, consigliere di An al Comune di Ascoli, Giulio Giustozzi, consigliere forzista al Comune di Fermo, Marconi consigliere provinciale della Margherita.

I politici sono in attesa di conoscere gli sviluppi del  caso Giudici. Nell'ipotesi che  la sentenza di primo grado venga confermata ci sarà il terremoto nelle Amministrazioni della provincia.