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D'Ambrosio interviene dopo l'approvazione della legge di riordino della sanità delle Marche

| ANCONA - Il Presidente della Giunta regionale: " Una riforma per tutte le Marche".

Il voto favorevole del Consiglio regionale alla legge di riordino della sanità avvia una riforma che ha lo scopo di migliorare i servizi ai marchigiani e a quanti vivono nella nostra regione. Le esperienze del passato e quelle attuali di altre regioni - Puglia in primo luogo - dimostrano che riformare la sanità è un'opera molto faticosa, che mette in fibrillazione l'intera società.

Al termine di un dibattito molto serrato che ha tenuto impegnato il Consiglio per quattro giorni sono soddisfatto di aver mantenuto salda una coalizione su una posizione non certo facile e di aver ritrovato il forte senso di responsabilità di tutta la maggioranza. Sentiamo, al di là di toni trionfalistici che sarebbero fuori luogo, di aver operato politicamente per dare una riforma a tutte le Marche e non a pezzi di una regione che rimane, unica tra tutte, al plurale, con le sue peculiarità di presenza diffusa della popolazione e  dell'economia nell'intero territorio.

Il contesto in cui abbiamo lavorato, carenza oggettiva, enorme, di risorse finanziarie e le scelte di politica sanitaria operate dal Governo Berlusconi, ha aggiunto difficoltà a difficoltà.
Ho apprezzato il contributo che l'opposizione ha fornito nel corso della discussione con osservazioni e proposte che ho ascoltato con molta attenzione, al di là delle polemiche e delle strumentalità che sempre vi sono in passaggi politici così significativi. E' sempre stato presente in tutti gli interventi l'obiettivo primario del confronto politico: riformare la sanità per i marchigiani. Non esistono, infatti, marchigiani di maggioranza o minoranza. Esistono i cittadini delle Marche.

Abbiamo cercato di costruire un modello nuovo, diverso dal passato, in grado di ricercare strade originali per coniugare un sistema sanitario pubblico, universalistico equo e  solidale con il vincolo delle risorse disponibili. Siamo i primi, forse i secondi - una regione piccola come il Molise, governata dal centrodestra, sta arrivando ad una ASL unica - a incamminarci lungo una direzione inesplorata. Questo compito non mi preoccupa, perché so che risponderemo con grande impegno e responsabilità.

Dico grazie alla mia maggioranza  e da domani lavoreremo per rendere migliore la sanità delle Marche. Abbiamo iniziato ad affrontare anche il Piano sanitario, un passaggio importante per migliorare la resa complessiva di un servizio fondamentale.
Siamo riusciti a recuperare un rapporto meno conflittuale col sindacato. Una parte non trascurabile, fin dall'inizio, ha sostenuto che il modello organizzativo non fosse il tema centrale del confronto. E comunque un  sindacato diviso non è mai un dato positivo, di questo sono profondamente convinto.

Abbiamo lavorato mesi per costruire un percorso che potesse evitare una contrapposizione frontale. Siamo riusciti ad evitare lo scontro, non ad ottenere la sua approvazione. Nel concreto, penso che costruiremo, dato che abbiamo in mente lo stesso modello di sanità, percorsi  che potremo fare insieme. Lavoreremo per migliorare la sanità ai marchigiani, che si aspettano servizi migliori, al di là del numero delle aziende."       

21/06/2003





        
  



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