Convegno di studi su 'Falerio Picenus, dall'età romana ai Longobardi'
Falerone | Il convegno si terrà sabato 21 giugno, dalle ore 9, nel salone dei congressi in piazza della Concordia.
Giornata importante, quella di sabato 21 giugno, per la comunità faleronese: dalle ore 9, nel salone dei congressi in piazza della Concordia, si svolgerà un interessante convegno di studi su 'Falerio Picenus, dall'età romana ai Longobardi'; alle ore 17, sarà riaperto al pubblico il museo archeologico, dopo il recete maquillage.
Interverranno illustri ospiti: il senatore Magnalbò; il presidente Colonnella e l'assessore Verducci della Provincia; i docenti universitari Dall'Aglio, Giorgi, Paci, Catani; gli ispettori della soprintendenza Profumo, Landolfi, De Marinis; il geologo Pallotta; il funzionario della Regione Teoldi.
Soddisfatti il sindaco Massimo Bertuzzi e l'assessore Sauro Cecchi: "Nel corso della legislatura abbiamo riservato particolare attenzione all'individuazione di spazi destinati all'aggregazione e alla promozione della cultura, oltre che al recupero delle tracce che hanno segnato le nostre origini. In questa direzione si inquadra la riapertura del museo archeologico, situato presso l'ex convento francescano adiacente dell'Istituto scolastico. In merito al convegno, possiamo dire che saranno affrontate discussioni di spessore come quelle relative alla viabilità del territorio di Falerone nell'età romana, all'epigrafe longobarda di Falerone, agli studi sulla Venere di Falerio Picenus, alla colonia romana".
Per i soli allestimenti degli spazi museali, sono stati investiti 4.600 euro dal Comune e altri 18.500 euro dalla Regione con legge 16/94. La progettazione è stata curata dall'architetto Ferrini, mentre per la parte scientifica vi è stata la collaborazione della soprintendenza archeologica regionale.
"La riapertura del museo con il relatativo ampliamento dei locali spiegano Bertuzzi e Cecchi consentirà di poter rientrare in possesso di una serie di reperti, venuti alla luce duranti gli scavi nell'area del Parco Archeologico, sino ad oggi conservati presso la sede della soprintendenza regionale, per la mancanza di spazi adeguati alla loro conservazione".
Inoltre, saranno illustrati al pubblico i risultati della ricerca promossa dall'assessore Cecchi con una tecnica innovativa per il territorio: fotografie al laser sull'intera area di maggior interesse storico ed archeologico di Falerone. I risultati dei rilievi fotografici aerei, compiuti da un'équipe di professionisti, permetteranno di conoscere più approfonditamente il sottosuolo della zona, al fine di programmare un'eventuale nuova campagna di scavi.
L'investimento complessivo per la ristrutturazione, l'ampliamento e l'allestimento del museo è superiore a 160.000 ed è assistito, nella misura del 50%, dai contributi previsti dalla legge regionale 43/98 "Terzo Millennio" con la quale sono stati erogati, in questi ultimi anni, fondi per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale delle Marche.
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20/06/2003
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