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Sofia "Non sono d'accordo sul riordino del servizio sanitario regionale"

Acquasanta Terme | Il nuovo piano regolatore ed il nuovo assetto (ASUR) è penalizzante ed iniquo per il nostro territorio.

di Mauro Giorgi

Non riesce proprio a darsi pace Gianfranco Sofia, coordinatore del partito di "Alleanza Nazionale", in merito all'approvazione, da parte della Giunta Regionale, della proposta di legge concernente il "Riordino del Servizio Sanitario Regionale".

"Nella realtà sanitaria della nostra Regione, in particolare del nostro territorio - dichiara Sofia - si evidenzia che per ogni cittadino della Provincia di Ascoli Piceno la regione spende euro 1.120 circa (cifra più bassa tra le altre province), fino ad arrivare ad euro 1.750 per i cittadini del capoluogo marchigiano. Inoltre, prosegue, si registra il più alto disavanzo pro-capite d'Italia e la più elevata pressione fiscale".

Perché il nuovo piano regionale ed il nuovo assetto (ASUR) è penalizzante ed iniquo per il nostro territorio?
"Sostengo questo - afferma Gianfranco Sofia - perché si riceveranno meno risorse rispetto a tutte le altre zone, non si avrà la possibilità di ospitare nei propri ospedali alte specializzazioni in quanto ciò sarà permesso solo ad Ancona ed in qualche misura a Pesaro, si indeboliranno, piuttosto che rafforzare, le nostre strutture ed infine verrà soppresso, anziché mantenuto, il presidio ospedaliero di Amandola che si trova nell'entroterra montano in cui è presente uno dei più alti indici di denatalità ed invecchiamento della nostra regione".

Cosa sta a significare questo provvedimento adottato dalla regione Marche?
"In base a questo - precisa - si evidenzia la totale incapacità della Giunta Regionale di governare e gestire il sistema sanitario policentrico marchigiano. Inoltre, prosegue, l'ASUR diventerebbe così centro di potere al di fuori del controllo del Consiglio Regionale e delle Rappresentanze sociali".

L'ingegner Mario Maresca, direttore generale dell'ASL 13, ha affermato di aver lasciato una buona struttura ospedaliera alla fine del suo mandato. Cosa ha da dire in merito?
"Ci meraviglia come l'Ingegner Maresca possa evidenziare l'aver cantierato 61 milioni di euro e poi sostenere la necessità di collocare altrove la Struttura Ospedaliera. Avremmo auspicato, prosegue, che dopo tali investimenti il nostro nosocomio si fosse attestato su standard quantitativi e qualitativi di assoluto valore per almeno i prossimi dieci anni. Risulta oltretutto ingiusto ed offensivo il tentativo operato dal Direttore Generale di addossare la responsabilità di tutte le carenze evidenziate alla classe medica ascolana. Voglio sottolineare, precisa, che l'attuale dirigenza della ASL 13 risulta essere praticamente di esclusiva nomina dell'ingegner Mario Maresca il quale ha contrattualizzato dieci incarichi primariali di cui un buon 70% di provenienza anconetana".

17/06/2003





        
  



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