All'indomani del documento diffuso dal sindaco in risposta a quanto emerso dalla trasmissione radio "Laradioacolori" di Oliviero Beha, in tema di torre ascensore, le associazioni che hanno segnalato la questione alla redazione della radio respingono ogni accusa di aver agito in mala fede.

"E' con spirito di critica costruttiva e non certo con rabbia e odio che ci si è mosso", precisano in una nota stampa, "ricercando inizialmente un dialogo ed un confronto dialettico con l'amministrazione ed, in assenza di questo, perchè negato, con la segnalazione del fatto alle autorità competenti e ai media.

La trasmissione di Beha ha avuto il merito di far conoscere una situazione che, altrimenti, era destinata a rimanere chiusa tra le stanze di palazzo. Ha inoltre avuto il merito di coinvolgere i responsabili delle decisioni, come la stessa sovrintendente aveva più volte chiesto senza peraltro ottenere risposta.

Le critiche sollevate in trasmissione non erano dirette alla città ma al sindaco e al suo operato. I cittadini sono stati ringraziati per la sensibilità dimostrata.

Noi non abbiamo nulla da rilevare al sindaco circa le sue personali opinioni storico-culturali, circa il suo amore per la cultura egizia. Se vuole  realizzare qualche cosa che richiami l'Egitto, però, lo faccia senza impegnare risorse pubbliche.

Noi cittadini non ci riteniamo offesi dalla trasmissione, non sono stati colpiti l'onore e la dignità della città, nè la laboriosità dei suoi abitanti: la realtà è che è stato attaccato e  criticato il primo cittadino e il suo progetto. Se il sindaco si ritiene offeso potrà, se vorrà, difendere le sue ragioni senza coinvolgere organi e risorse comunali, che sono di tutti i cittadini".

La polemica attorno alla questione della torre ascensore non sembra destinata a placarsi.
I lavori, intanto, dopo la multa comminata dal comune alla provincia, restano fermi in attesa del nullaosta dell'ente provinciale.