Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Gli enoturisti, soprattutto giovani, hanno brindato ai dieci anni di Cantine Aperte

| Cantine Aperte permette di trascorrere una giornata all'aria aperta, vicino a vigne e campi, assaggiando i vini direttamente nelle cantine in cui nascono.

di Emidio Galiè

Gli enoturisti, soprattutto giovani, hanno brindato quest'anno ai dieci anni di Cantine Aperte scegliendo di trascorrere la domenica tra degustazioni di vino ed assaggi di prodotti tipici. Oggi possiamo dire che il turismo del vino è ormai consacrato come una delle chiavi più interessanti per partire alla scoperta del territorio e delle tipicità del nostro Paese.

Quest'anno a Cantine Aperte ha vinto la filosofia della territorialità, la scelta delle varie regioni: ogni produttore ha fatto speciali "gemellaggi" tra le proprie bottiglie e i salumi, i pani, i formaggi e i tesori dell'agroalimentare Dop e Igp. Ogni distretto rurale ha valorizzato le proprie eccellenze, e questo impegno sarà premiato dagli enoturisti: famiglie con bambini, coppie e gruppi di amici degusteranno, assaggeranno, scopriranno i vini ed i sapori più veri della campagna italiana.

Cantine Aperte permette di trascorrere una giornata all'aria aperta, vicino a vigne e campi, assaggiando i vini direttamente nelle cantine in cui nascono.
In questa giornata speciale, che è una delle più grandi feste del vino, i turisti saranno accolti su tutto il territorio nazionale dai titolari delle Cantine che, nell'offrire assaggi di vini, racconteranno le tradizioni e la cultura del territorio stesso. L'evento, che vede come protagonista il vino e la sua gente, si svolge annualmente l'ultima domenica di maggio. Sono soprattutto i giovani, da soli, in coppia o in comitiva, che contribuiscono alla vitalità di questa manifestazione e delle innumerevoli iniziative di cultura gastronomica e artistica che attorno all'evento fioriscono su iniziativa degli stessi vignaioli.

Dalla prima edizione, svoltasi nel 1993, ad oggi, Cantine Aperte ha riscosso un successo costante e una crescita esponenziale dovuti al graduale coinvolgimento di tutto il territorio nazionale e alla conseguente consapevolezza dei produttori stessi che, con il passare del tempo, hanno visto svilupparsi potenzialità di accoglienza inattese, fino a raggiungere le cifre sorprendenti dell'ultimo anno: oltre 900 Cantine Aperte, per un milione di enoturisti.

Le ultime tendenze del turismo in Italia parlano di viaggi all'insegna della riscoperta dei prodotti e dei sapori di casa nostra, da assaggiare nei week-end o in "micro-vacanze". Un modo di viaggiare che negli ultimi mesi ha conosciuto un vero e proprio boom, anche a causa della situazione internazionale: e sono in particolare i distretti enologici i magneti dei nuovi turismi. Ecco perché tanti produttori stanno investendo sulle proprie strutture ricettive, ed ecco perché sempre più importante è il concetto di qualità.

E il nostro territorio? E' in linea con quanto detto sopra ma altrove, soprattutto nelle regioni a forte vocazione eno-turistica, si va oltre.
Alcune iniziative che come territorio dobbiamo assolutamente prendere in considerazione sono due.
La prima riguarda il Decalogo dell'Accoglienza, ideato da Francesco Lambertini, Presidente del Movimento Turismo del Vino, che indica come fare accoglienza di qualità.

Alcune cantine associate stanno iniziando a richiedere la certificazione, che sarà rilasciata, dopo apposito sopralluogo, dai responsabili Csqa, ente terzo specializzato. L'obiettivo è di rendere immediatamente evidente al turista che arriva in cantina, la qualità del servizio offerto, attraverso l'utilizzo di un simbolo che rappresenta le foglie di vite. Quante più foglie di vite sono rilasciate all'azienda (tre, quattro, cinque o cinque oro, ovvero livello super) tanto più rilevante e significativo è il servizio offerto.

La seconda iniziativa da tenere in grande considerazione e che è una delle novità di questa undicesima edizione di Cantine Aperte è la possibilità di andare alla scoperta delle cantine pedalando allegramente in bicicletta: grazie ad un accordo tra Movimento Turismo del Vino e la Federazione Italiana Amici della Bicicletta verranno organizzate escursioni su due ruote lungo appositi itinerari, principalmente su strade secondarie e poco trafficate e, dove esistono, su percorsi ciclabili protetti. Cantine Aperte in bicicletta vuole sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul contributo positivo che la diffusione del cicloturismo nelle campagne può avere per lo sviluppo economico del territorio.

Considerando che già c'è una discreta offerta da parte del Consorzio Turistico Riviera delle Palme, chiamata Biciclettando (8 percorsi ciclabili, di cui il primo è proprio denominato "Rosso Piceno Superiore" e "Dei Calanchi", un percorso che per buona parte è la strada del Rosso Piceno Superiore e che si snoda lungo i nostri stupendi vigneti), è forse auspicabile mettere in rete queste iniziative per rendere ancora più fruibile una manifestazione che è comunque destinata ancora a crescere.

Ma Cantine Aperte è anche l'appuntamento di punta per gli iscritti al Club Turista del Vino che vanta come presidente onorario nella singolare veste di "Capitano di Lungo Sorso" il noto giornalista Bruno Pizzul. La novità è l'arricchimento del kit che viene consegnato all'enoturista al momento dell'iscrizione: un passaporto, strumento identificativo ed utile per certificare le presenze in cantina; una web news periodica per essere sempre aggiornati su iniziative, opportunità, eventi, metodi di degustazione e una pubblicazione a scelta tra le guide dedicate al turismo del vino realizzate dai più importanti editori italiani.

27/05/2003





        
  



2+1=

Altri articoli di...

ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati