Incredibile, ma vero. A poche ore dal big match che si disputerà al "Luigi Prosperi" fra Comunanza58 e Ponzio Giberto, formazioni che militano nel campionato di seconda categoria girone G e che lottano per accedere ai play off Promozione, sulle rispettive panchine non siederanno gli allenatori che fino ad oggi hanno guidato la squadra. Chi per un motivo chi per un altro i tecnici hanno ritenuto opportuno rimettere il loro mandato alla società d'appartenenza. Al tecnico del Ponzio Giberto, Maroni, abbiamo chiesto quali le ragioni che lo hanno indotto a prendere questa decisione che sicuramente ha colti tutti di sorpresa: "Purtroppo fra me e la dirigenza sono sorti dissapori che non hanno trovato elementi in comune che potessero evitare la crisi tecnica, esclama il mister. Di conseguenza abbiamo deciso, di comune accordo, interrompere il rapporto di collaborazione anche se con sommo rammarico. Mi dispiace solo per i ragazzi ai quali auguro un grosso in bocca a lupo". Di ben altra natura, invece, le dimissioni di Nicolai, tecnico del Comunanza: "Ci tengo innanzitutto a precisare che con la dirigenza sono rimasto in ottimi rapporti e questo è quello che a me sta più a cuore, esclama Nicolai. Invece, ho ritenuto opportuno rassegnare le dimissioni solo per il bene della società. Questo dovuto ad un gruppo di giocatori che rimasti legati al tecnico che mi ha preceduto, non mi davano mai ascolto rifiutandosi a quelle che erano le mie disposizioni. A questo punto ho tagliato orto per il bene di tutti". Il caso sicuramente farà scalpore non solo nell'ambito del calcio dilettante, ma anche a livello professionistico. Se memoria non ci tradisce, da quando seguiamo il calcio a tutti i livelli, non ci pare che ci siano stati casi simili nella storia. Un precedente che non ha uguali e che sicuramente sarà ricordato nel guinness dei primati. Due tecnici che si dimettono alla vigilia di una gara che li avrebbe visti una di fronte all'altro sa dell'incredibile. Solo però, ci chiediamo: com'è possibile che possono accadere certi episodi alla vigilia di una gara e a cinque giornate dalla fine della regular season? A questo inquietante interrogativo sarebbe bene che, i dirigenti di  tutte le società ed a qualsiasi livello, si diano una risposta.