I Carabinieri di Ascoli ricercano attivamente le tre persone sfuggite sabato sera all'operazione antidroga a Case Bianche di Fermo che, dopo una sparatoria fra banditi e militari dell'arma, si è conclusa con l'arresto di due banditi ed il sequestro di un chilo e mezzo di eroina purissima per un valore, al minuto,di circa 150.000 euro. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati stamane nel corso di una conferenza stampa presso il comando provinciale dei Carabinieri di Ascoli.

Nell'immediatezza dei fatti sono stati arrestati Alberto D'Innocenzo, pregiudicato di 50 anni originario di San Severino Marche, ma residente a Porto Sant'Elpidio, e Jovanovic Svetozar, 27enne serbo ufficialmente residente ad Arezzo. Sarebbe di nazionalità marocchina uno dei fuggitivi, quello che ha ingaggiato un conflitto a fuoco con un tiratore scelto dei carabinieri che lo inseguiva e che, probabilmente, è rimasto ferito. Anche il militare dell'arma è rimasto contuso dal lancio di pietre nei suoi confronti da parte di due uomini (probabilmente algerini) che hanno coperto la fuga del marocchino che, vedendo a terra il carabiniere, ha interrotto la corsa sparandogli contro con una colt argentata, senza però colpirlo. Poi tutti e tre si sono dileguati.

Da oltre tre mesi i carabinieri di Ascoli e quelli della compagnia di Fermo erano sulle tracce della banda. Secondo quanto riferito oggi dai militari, la droga proverrebbe dal nord Italia, forse dalla Lombardia, ed avrebbe soddisfatto la richiesta del mercato piceno e maceratese per una ventina di giorni. Sabato è scattato il blitz nei pressi di un bar di Lido di Fermo: dalla mattinata è iniziato un pattugliamento massiccio, anche se discreto e in serata i militari sono entrati in azione mentre il serbo stava consegnando i due panetti che contenevano il chilo e mezzo di eroina pura all'80%. L'uomo è stato subito bloccato insieme all'italiano, mentre il marocchino è fuggito insieme agli altri due complici.