Alleanza Nazionale chiede la testa del dirigente del Settore Lavori Pubblici.
| SAN BENEDETTO - Il motivo è giustificato dal fatto che nell'ordine del giorno del Consiglio Comunale, per l'approvazione dell'ampliamento della Scuola del Paese Alto, mancava la relazione istruttoria.
Nelle previsioni, l'ampliamento della costruenda Scuola del Paese Alto doveva essere il tema del dibattito in Consiglio Comunale. Invece, i punti all'ordine del giorno (variante dei lavori e realizzazione del parcheggio pubblico sotto il plesso scolastico che ospiterà la scuola materna elementare), sono stati stralciati, "per consentire un approfondimento tecnico". Così è stato il tema della pace e della guerra in Iraq a tenere banco in Consiglio Comunale. La qual cosa non è piaciuta agli esponenti di Alleanza Nazionale. L'approfondimento tecnico è stato giustificato dal fatto che nella variante ai lavori della Scuola del Paese Alto, mancava la procedura istruttoria. Inoltre, la delibera non era stata correttamente scritta ed erano state evidenziate imperfezioni nei conteggi. Colpa di chi, se non del dirigente del Settore Lavori Pubblici? Un fatto gravissimo, poiché, è stato il commento unanine, "è stata disattesa la legge Merloni, la Bibbia in fatto di lavori pubblici, che disciplina la procedure d'appalto". Ora, viene spontaneo domandare: occorrerà pubblicare un nuovo bando di gara per l'appalto dei lavori di ampliamento o basterà la spiegazione tecnico amministrativa alla variante in corso d'opera, per la prosecuzione dei lavori appaltati al Consorzio Imprese Edili Picene? La leggerezza del dirigente del Settore Lavori Pubblici (oltretutto dopo quanto è accaduto nella Commissione Assetto del Territorio, con il diniego a consegnare il decreto istruttorio del project financing' del Riviera delle Palme, ai consiglieri comunali) non è stata digerita dagli esponenti di AN che, sembra, abbiano posto come condizione sine qua non', la testa dell'ing. Cesare Buonfigli e l'alternativa: l'ingegnere Angelo Massi. Guerriglia' in corso nella Casa delle Libertà, in tema con il doppio ordine del giorno approvato dalla maggioranza e dalla minoranza sul valore della pace, sul no alla guerra e sul tutti d'accordo sulla decisione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Il capogruppo di Rifondazione Comunista, Settimio Capriotti, con addosso la bandiera arcobaleno, simbolo del mondo pacifista, ha invece ribadito il proprio no ad ogni ipotesi di guerra e ha votato contro i documenti.
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13/02/2003
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