Oggi a Roma presso la sede centrale dell’Agenzia delle Dogane è stato sottoscritto il Memorandum d’intesa tra l’Agenzia delle Dogane ed Assindustria Ascoli Piceno   per una sempre più efficace lotta alla contraffazione : è stato siglato dal dott. Giuseppe Peleggi dirigente di vertice con delega alla lotta alla contraffazione dell’agenzia delle dogane e dal direttore di Assindustria Ascoli Piceno dott. Luciano Vizioli .

Hanno preso parte alla cerimonia per l’agenzia delle Dogane, le dottoresse Cinzia Bricca, responsabile del servizio antifrode, Teresa Alvaro responsabile del servizio tecnologie per l’innovazione ed il dott. Paolo Raimondi della direzione generale, per Assindustria il dott. Paolo Zappasodi.

L'accordo è il secondo a livello nazionale reso operativo da un’associazione di Confindustria, Ascoli Piceno segue, infatti, Treviso.
Quantificare il fenomeno della contraffazione e della pirateria è operazione   difficile : la natura clandestina dell’attività, infatti, non consente la realizzazione di statistiche esatte.   Il Counterfeiting Intelligence Bureau, istituito dalla Camera di Commercio Internazionale (CCI), in una indagine del 1997, stima il valore delle merci contraffatte in una percentuale tra il 5 ed il 7% del commercio mondiale, ovvero un valore di 200-500 miliardi di euro all’anno.

Da un’ analisi successiva   si stima che all’interno dell’Unione Europea, le merci contraffatte e usurpative rappresentino  dal 5% al 10% delle vendite di pezzi di ricambio di autoveicoli;il 10% delle vendite dei CD ed  audio cassette;  il 22% delle vendite di calzature e articoli d’abbigliamento;il 35% del vendite di software.
Per quanto concerne l’Italia, nel 2003   il volume d’affari della contraffazione viene quantificato da 3,5 a 7 miliardi  di euro, pure se il  volume dei prodotti sequestrati dalle Forze di polizia, indica   la cifra d’affari annua di 1,5 miliardi di euro.
Di questi il 60% si riferisce a prodotti d'abbigliamento e di moda (tessile, pelletteria, calzature), il resto a orologeria, beni di consumo, componentistica, audiovisivo, software.
Si stima che circa il 70% della produzione mondiale di contraffazioni proviene dal Sud-Est asiatico. La destinazione è per il 60% l'Unione Europea, per il 40% il resto del mondo. La Cina è di gran lunga al primo posto, seguita da Corea, Taiwan e altri Paesi dell'area.

Il direttore di Assindustria Vizioli sottolinea “la contraffazione è un  fenomeno che crea molti problemi alle nostre aziende, da anni insieme a  Confindustria siamo impegnati nella ricerca di soluzioni, non solo normative, idonee a contrastarlo”. Precisa inoltre “ a livello nazionale si sta operando  per coinvolgere il maggior numero di   enti ed organismi, nella lotta alla contraffazione inserita in una strategia globale di valorizzazione e difesa del prodotto originale italiano”. “L’accordo sottoscritto quest’oggi dalla nostra associazione si innesta nel   memorandum di intesa firmato da Confindustria nel  giugno 2004 per   rafforzare la reciproca cooperazione ed individuare soluzioni che prevengano e contrastino i traffici illeciti di prodotti contraffatti”.

Assindustria si è impegnata a sensibilizzare gli imprenditori sul progetto “FALSTAFF” che si concretizza in  una banca dati multimediale dei prodotti autentici inserita nel sistema informativo AIDA  dell’Agenzia delle Dogane . La banca dati, alimentata dagli stessi titolari del diritto, consente   di confrontare le caratteristiche dei prodotti sospettati di contraffazione con le caratteristiche dei prodotti originali:  ogni azienda che richieda un intervento di tutela di un proprio prodotto genera, nella banca dati, una scheda in cui possono inoltre essere registrate, per ogni prodotto, tutte le informazioni di carattere tecnico che lo contraddistinguono,  anche le immagini del prodotto e la “mappa” dei suoi itinerari doganali.