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Il Ministro Castelli: "Il concetto di leggitima difesa va cambiato"

| "Chi si trova in casa propria deve essere considerato a priori aggredito e in pericolo di vita'. Nuove norme sulla legittima difesa.

di Alberto Premici

ROMA - Il concetto di legittima difesa va rivisto e cambiato. Il Ministro della Giustizia Roberto Castelli lo ritiene troppo a favore di chi compie atti di delinquenza, come la rapina ed il furto. La considerazione e la proposta che ne scaturirà a livello legislativo, emerge da un recente commento sui fatti incresciosi di sangue che hanno visto incolpevoli protagonisti, onesti commercianti, costretti a difendersi o a soccombere.

Il ministro Castelli punta soprattutto il dito sulle intrusioni a scopo rapina: " chi si trova un ladro in casa deve essere considerato aggredito a priori e legittimamente può sentirsi in pericolo di vita. Ogni azione deve essere considerata legittima difesa".

Anche nel caso di commercianti che si trovano in balìa di rapinatori, il Ministro propone l'introduzione "dello stato d'animo dell'aggredito". In tali condizioni difficilmente si ha lucidità sufficiente per valutare se il malvivente ha intenzione di fuggire o di usare le armi. Più attenzione quindi verso chi i reati li subisce e una maggior considerazione per chi reagisce, il più delle volte iscritto d'ufficio nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario.

Positive le reazioni dei commercianti soprattutto di quelli che operano nelle grandi città, così come dei cittadini che convivono quotidianamente con il timore di essere aggrediti anche tra le mura domestiche da malintenzionati senza scrupoli. La norma, se introdotta, sicuramente potrebbe essere un buon deterrente e ridurre gli atti delinquenziali che riempiono le cronache anche nella nostra zona, una volta isola felice e lontana da tali problematiche.

18/04/2004





        
  



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