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Berlusconi traccia il bilancio del Governo

| Nella conferenza stampa di fine anno un premier soddisfatto.

In una conferenza stampa di due ore, tenuta stasera a Roma e trasmessa in diretta sulla Rai e su Sky, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ripercorso quello che è stato l'operato del Governo, toccando tutti i temi sia di politica interna che estera e rispondendo ai molti giornalisti presenti.

In sostanza si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto e certo che molti degli obiettivi sono stati raggiunti in anticipo sui tempi previsti dal programma. Riguardo alla situazione della coalizione di governo assicura che ''entro gennaio ci riuniremo con gli alleati della coalizione per verificare il piano di governo, l'agenda di governo e apportare eventuali miglioramenti. Il governo puo' sempre essere migliorato. A gennaio ci consulteremo con gli alleati e se ci possono essere nuovi protagonisti che possono intervenire, ben vengano''.

All'opposizione rimprovera una scarsa attività affermando che ''non ha mai partecipato attivamente alle nostre decisioni: abbiamo varato piu' di 400 disegni di legge del governo, molti dei quali si sono gia' trasformati in legge grazie all'ottimo lavoro della coalizione di maggioranza''.

Fiducioso anche sul futuro delle prossime legislature nelle quali vede vincente l'attuale maggioranza e la sua leadership, fugando ogni dubbio sull'avvicendamento con Fini: ''Con Gianfranco non e' mai stato posto questo problema, tra di noi i rapporti sono franchi e chiari. In ogni caso, c'e' tanto da fare e gloria per tutti. Basti pensare, per quanto riguarda le cariche, alle presidenze delle Camere e a numerosi ministeri di spicco...''.

Le interviste non potevano evitare domande al premier sulla legge Gasparri e sul conflitto d'interessi; sulla prima afferma che "da questa legge sono sempre stato lontano e mi terro' lontano, e cosi' pure dal decreto di proroga, che firmero' solo perche' la legge mi obbliga''.
Sul conflitto d'interessi punta l'indice verso l'Ulivo al quale " fa comodo che non sia approvato, perche' puo' usare strumentalmente l'assenza della legge contro il governo".

Molto spazio è stato dedicato all'economia: 700.000 nuovi posti di lavoro, PIL allo 0,5%, deficit sotto al 2,5%, nonostante gli effetti negativi prodotti dall'introduzione della moneta unica, pressione fiscale diminuita del 7,5%. Questi i dati che Berlusconi snocciola a conferma del positivo lavoro del Governo.

Riguardo alla sicurezza sono stati sottolineati i successi ottenuti: ''Abbiamo inferto grosse ferite alla criminalita' organizzata con numerosi arresti, c'e' un calo delle percentuali degli omicidi; insomma anche in questo settore le cose cominciano a funzionare, anche grazie all'introduzione del poliziotto di quartiere''.

Ma Berlusconi non nasconde la propria soddisfazione riguardo al semestre italiano di Presidenza UE giudicato "assolutamente superiore alle previsioni''. Poi l'Iraq: ''Sono assolutamente convinto che sia giusto e doveroso assumerci la nostra parte di responsabilita. Non so se ci saranno altri sacrifici di italiani in Iraq, e' possibile. Ma anticipo che, ove ci fossero altri sacrifici come quelli di Nassiriya, anche grandi, l'orientamento del nostro governo non cambiera' e l'Italia restera' in Iraq'. Mi auguro che su un tema di politica estera come quello dell'Iraq ci sia un coinvolgimento dell'opposizione come del resto facemmo noi quando votammo a favore per la missione dei Balcani''.

20/12/2003





        
  



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