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“Blue Tongue”, un problema sotto controllo nelle Marche

| ANCONA - Giulio Silenzi l'assessore regionale all'Agricoltura ha dichiarato: "Nessuna emergenza, ma vigilanza costante".

La "Blue Tongue" non rappresenta un'emergenza nelle Marche, poiché fino ad ora non risulta nessun caso di animale malato. La Blue Tongue è una malattia esclusiva dei ruminanti domestici e selvatici (bovini, ovini, ecc.) e non viene trasmessa all'uomo né con il contatto con gli animali malati infetti, né con il consumo delle carni.

La Regione Marche non ha mai abbassato la guardia e continua a monitorare costantemente la situazione, sottoponendo a misure di restrizione parte del territorio regionale, secondo le modalità previste dal ministero della Salute, e a regolamentare lo spostamento degli animali per evitare il rischio di diffusione delle infezioni.

È quanto ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura, Giulio Silenzi, che insieme all'assessore alla Sanità, Augusto Melappioni, ha attivato i servizi "Agricoltura" e "Veterinaria, Igiene e Sicurezza Nutrizionale degli Alimenti" per seguire costantemente la situazione e assistere gli allevatori.

Con i decreti n. 416 e 452 del presidente della Giunta regionale sono state fornite indicazioni sanitarie alle amministrazioni locali e agli allevatori per gestire questa problematica e evitare ricadute economiche negative sul comparto zootecnico regionale. La situazione sanitaria degli allevamenti marchigiani, anche nelle zone di protezione, è comunque tranquilla e monitorata dai servizi veterinari delle Asl competenti. L'assessore Silenzi ha chiesto al Ministero delle politiche agricole di farsi carico di chiedere al ministero della Salute di non estendere alle Marche l'obbligo della vaccinazione senza precise garanzie sanitarie. Nel caso in cui il ministero della Salute non dovesse dar seguito a tale richiesta, la Regione è decisa ad adottare iniziative idonee. L'assessore Silenzi ha inoltre richiesto a tutti i sindaci dei comuni ricompresi nella fascia di protezione notizie sulla situazione, per avviare intese con le Regioni confinanti e consentire il trasporto degli animali destinati ad altri allevamenti.

Si è anche promosso, per i prossimi giorni, un incontro con le organizzazioni di categoria, per valutare gli interventi da attivare. "La ricognizione - sottolinea l'assessore - serve a verificare la reale incidenza del problema 'lingua blu', in modo da chiedere al governo nazionale un intervento economico tempestivo e mirato che la Regione, eventualmente, potrà anticipare o condividere, anche grazie alla proposta di legge sulla zootecnia della Giunta regionale, che presto sarà esaminata dal Consiglio, in una prossima seduta. Il nostro obiettivo è quello di sostenere gli sforzi fatti dagli allevatori e dalle istituzioni per rilanciare quella zootecnia di qualità, necessaria a dare una prospettiva economica alle aree interne".

27/11/2003





        
  



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