GARANZIA GIOVANI MARCHE, nessuna opportunità per chi aspira a confrontarsi con l’Europa
San Benedetto del Tronto | Giovani (poca) Europa e (tanta) Regione Marche, Intervento di Pasqualino Piunti

Piunti
Il progetto così come varato dal governo per assicurare lavoro ai giovani senza studio e senza occupazione, nella nostra Regione oltre a rivelarsi una falsa speranza per i giovani gli ha anche sottratto delle opportunità.
Un Uso improprio dei tirocini.
Nella Regione Marche sono stati attivati oltre 5.700 Tirocini Formativi, di per sé il dato potrebbe anche non sembrare negativo, se si considera che la Regione ha investito in tirocini oltre 14 milioni,
Eppure i tirocini non hanno funzionato come sperato. Non hanno consentito ai giovani di trovare lavoro. Addirittura per la Cgil sono stati utilizzati per sfruttare i giovani come «manovalanza» a basso costo.
La CIGL, insiste su questo punto riportando, dalle segnalazioni ricevute dai diretti interessati, che molti (se non tutti) i progetti di tirocinio sono senza reali sbocchi occupazionali o possibilità di crescita professionale. Inoltre questi tirocini spesso e volentieri sono stati attivati su sollecitazione dei diretti interessati. Non c'è stata insomma una profilazione efficace delle aziende ospitanti e dei soggetti da coinvolgere. Sono stati quelli più attenti alle notizie e più attivi nella ricerca che si sono dati da fare per cercare autonomamente delle aziende e chiedere il patto d'attivazione.
Insomma di tutti questi Tirocini attivati, in attesa di dati ufficiali che prossimamente ISFOL, Ministero del Lavoro e Regioni, dovranno produrre con un piano di monitoraggio da 3 milioni di Euro, solo una piccolissima percentuale, si vocifera meno del 10% si è trasformata in un rapporto di lavoro stabile.
Insomma in primo luogo, se vogliamo trovare qualcosa di positivo a tutti i costi, questa spesa di 14 milioni in tirocini è servito a dimostrare che questo strumento (il Tirocinio), almeno nella Regione Marche, va rivisto e messo in discussione, affinché sia garanzia di un'effettiva formazione e non di lavoro dipendente mascherato.
Ma dopo il danno la beffa.
Per poter attivare gli oltre 5.700 tirocini, raddoppiando di fatto la somma inizialmente prevista, cioè per illudere con circa 385 € al mese i giovani, che forse, ma proprio forse, dopo aver sgobbato per sei mesi pagati con meno di un rimborso, avrebbero avuto un lavoro, la Regione ha dovuto sottrarre risorse finanziare alle altre misure.
Tutto perfettamente lecito, per carità, ma con quale risultato?
Con quello che una misura, nella quale speravano tantissimi giovani marchigiani, per migliorare le proprie competenze linguistiche (fondamentali nell'odierna società globalizzata) e per potersi confrontare, questa volta seriamente, con dei contesti lavorativi di altri paesi d'Europa, la Misura 8 "Mobilità transnazionale", è stata decurtata del 95% passando da 1.200.000 € a soli 60.000 €.
Nella speciale classifica delle "misure decurtate" è la prima, segno che la Regione ha veramente una visione Europea dell'attuale contesto lavorativo. Segno che il rilancio delle nostre Aziende, per la nostra Regione, che soffrono il confronto sui mercati Europei ed internazionali, possa realmente passare per giovani preparati che abbiano avuto esperienze di lavoro internazionali, capaci di confrontarsi con i mercati esteri in maniera costruttiva. Segno che la manovalanza a basso costo, soprattutto tra le giovani generazioni, è una piaga che la Regione Marche vuole estirpare al più presto...
Ma alla fine almeno potremo consolarci con questi 60.000 € e offrire, per lo meno, a 15/20 giovani la possibilità di fare un'esperienza di lavoro o un tirocinio (di certo retribuito più di 385 €, visto che la media europea si aggira sui 1.000 € al mese) all'estero, per migliorare le proprie competenze in e fare una costruttiva esperienza di vita?
Pare Proprio di no, pare che alla fine questi 60 mila Euro la Regione preferisca rimandarli in dietro, infatti, se non uscirà un bando o non saranno impegnati con apposita delibera entro il 31/12/2015 dovranno essere restituiti.
Messo tutto insieme ne viene fuori davvero un bel segnale per i nostri giovani: imparate nella vita, prima sarete sfruttati e poi salutati con una bella pacca sulla spalla e se pensate di provare a fare un'esperienza all'estero, cavoli vostri, pagatevela! Ma che volete andare in vacanza con i soldi della Regione?
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14/10/2015
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