Carisap e Banca dell'Adriatico si aggregano
Ascoli Piceno | La Fondazione acquisirà il controllo del capitale sociale di Banca dell'Adriatico, delle partecipazioni di minoranza in Carifermo ed in Carichieti e tutti gli sportelli che le altre banche del Gruppo Intesa San Paolo hanno in Abruzzo, Marche e Molise

Vincenzo Marini Marini
La Fondazione comunica di aver finalmente sottoscritto, oggi, un accordo con Intesa San Paolo
con riferimento alla propria proposta, di cui la Fondazione dette notizia nel maggio 2011, di
aggregare Carisap e Banca dell'Adriatico.
Il Presidente Marini Marini intende ringraziare in modo sentito tutti coloro, soggetti
istituzionali e realtà locali, che dal maggio 2011 in poi si sono confrontati con lui e con la
Fondazione sulla questione ed hanno anche offerto - alcuni in modo pubblico, altri in modo
più riservato - spunti e suggerimenti che, in molti casi, sono stati accolti e fatti propri dagli
Organi della Fondazione.
La grandissima soddisfazione per gli insperati risultati raggiunti è quindi da ascriversi ad un
lavoro della comunità locale piuttosto che della sola Fondazione la quale, comunque, sulla
vicenda si è fortemente impegnata fin dal 2009, ben consapevole dello scenario economico che
si era manifestato molto chiaramente ma che, purtroppo, si è evoluto in senso ancor più
negativo di quanto ci si aspettasse.
Lo scenario infatti impone, fra le altre questioni, di tenere ben presente l'esigenza che le
banche operino il più possibile per il contenimento dei costi e degli oneri gestionali al fine di
poter aumentare le ridotte possibilità di erogazione di credito. In particolare nella nostra
comunità la presenza capillare di molte piccole imprese rende vitale la possibilità di accedere al
credito.
La Carisap, come noto, fa parte del Gruppo Intesa San Paolo che, nell'aprile del 2011, aveva approvato il proprio piano 2011/2015. Esso prevede, per poter garantire sia la solidità della banca sia l'erogazione del credito, delle consistenti riduzioni di personale, come delle significative riduzioni di sportelli, e manifesta l'esigenza di effettuare aggregazioni tra banche controllate al fine di ridurre i costi e, di conseguenza, di non dover aumentare il costo del denaro.
In tal senso peraltro da anni si sono dichiarati tutti i più credibili commentatori economici e
finanziari. Da ultimo si consideri quanto dichiarato dal Governatore Visco nella sua relazione il
31 maggio scorso, ove faceva rilevare l'opportunità di "snellimenti incisivi dell'articolazione
societaria dei gruppi bancari".
In tale contesto la Fondazione, che ritiene un suo dovere verso la comunità avere un
atteggiamento propositivo e attivo, ha deciso di gestire la situazione, anche per evitare di
doverla subire. La Fondazione ha valutato infatti che uno degli scenari che avrebbe potuto
verificarsi sarebbe stato quello in cui nel nostro territorio sarebbero rimasti, a seguito delle
preannunciate aggregazioni, solo sportelli bancari, senza alcuna direzionalità che invece, ad
avviso della Fondazione, costituisce uno degli elementi che è necessario tentare di mantenere
ed incrementare nella nostra comunità.
La Fondazione peraltro ritiene che la banca locale sia quella che opera a favore della comunità
locale e ritiene che, nell'adottare decisioni sulla propria partecipazione in Carisap, questo
debba essere il punto di riferimento operativo: porre in essere tutto ciò che può aumentare le
possibilità che ha la banca di operare a favore della comunità locale. A fronte di ciò la
Fondazione ha deciso di rinunciare a nomine e designazioni, e di puntare ad un obiettivo più
ambizioso: una realtà bancaria di respiro macroregionale, che necessariamente avesse una
direzionalità diffusa sul territorio ma che vedesse la comunità della Fondazione come punto di
riferimento principale.
L'accordo con Intesa San Paolo, che la Fondazione ha siglato oggi, crea tutti i presupposti
perché quanto la Fondazione si era prefissa avvenga: la Carisap acquisirà il controllo
dell'intero capitale sociale di Banca dell'Adriatico, delle partecipazioni di minoranza (circa il
30% l'una) in Carifermo ed in Carichieti ed acquisterà tutti gli sportelli che le altre banche del
Gruppo Intesa San Paolo (Carifoligno, etc.) hanno nelle Marche, in Abruzzo ed in Molise. Di
fatto quindi la Carisap diverrà il punto di riferimento esclusivo per tutta l'attività del Gruppo
Intesa nelle Marche, in Abruzzo ed in Molise.
La Carisap procederà poi ad incorporare la Banca dell'Adriatico, creandosi in tal modo un'unica grande banca per la quale la Fondazione ha ottenuto che la sede legale e la Direzione generale (con adeguata dotazione di uomini e mezzi) siano mantenute per almeno cinque anni ad Ascoli. Sarà comunque effettuato un periodico controllo dell'efficacia e dell'efficienza di tale soluzione ed è quindi chiaro che questo significativo risultato costituisce anche uno stimolo ed una spinta per la nostra comunità a continuare a lavorare per il costante miglioramento di quegli aspetti (collegamenti infrastrutturali, anche di carattere informatico, accoglienza, etc.) che fanno la differenza tra un territorio ed un altro.
Da ultimo la Fondazione rende noto che nell'accordo è stata inserita una clausola che, in modo
espresso e manifesto, ne subordina l'efficacia al vaglio, da parte del Ministero dell'Economia,
della adeguatezza e congruità del prezzo di vendita delle azioni Carisap. Seppure la Fondazione
ha già verificato la congruità con un esperto indipendente, le cautele normative, nonché le
attenzioni etiche e deontologiche della Fondazione stessa, impongono un doppio controllo
anche da parte del Ministero dell'Economia. Pertanto, qualora non fosse espresso entro il 31
dicembre un assenso da parte del Ministero, l'accordo decadrebbe.
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11/09/2012
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