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Togliere il tumore dalla mente

Ascoli Piceno | Lo IOM tira le somme del progetto

La conferenza di presentazione dei dati

Dal mese di Aprile 2010 fino a Luglio 2011, lo IOM di Ascoli Piceno ha realizzato il Progetto "Togliere il tumore dalla mente", grazie alla collaborazione e finanziamento da parte del Centro Servizi per il Volontariato di Ascoli Piceno. Il senso e gli obiettivi del progetto hanno preso il via da una affermazione del prof. Umberto Veronesi: "Non è difficile togliere un tumore dal seno di una donna. Il difficile è toglierlo dalla mente", per questo lo IOM, ritiene fondamentale considerare la persona nella sua globalità, psichica e somatica, e non soltanto un malato.


Da qui l'imprescindibile necessità di assicurare al malato di tumore, fin dalla diagnosi, il supporto psicologico integrato il più possibile in una equipe multidisciplinare e interdisciplinare. Operativamente, dopo una estesa opera di sensibilizzazione sul tessuto sociale del territorio ascolano, per la quale è stata richiesta la collaborazione dell'Ordine dei Medici e degli Enti Locali con i loro Servizi Sociali, si è proceduto all'inserimento nel progetto della Dr.ssa Marini, Psicologa-psicoterapeuta, Psico-oncologa, previo consenso da parte del Direttore dell'Unità Oncologica dell'Ospedale - ASUR ZT 13 di Ascoli Piceno, presso il Day Hospital. Prima dell'avvio di tale progetto la Dr.ssa Marini, già era presente presso il Day Hospital per una volta la settimana a spese dello IOM. Successivamente, con l'avvio del Progetto, da Luglio 2010 la sua presenza è stata inizialmente per due volte la settimana, poi per tre volte la settimana, fino a tornare una volta la settimana negli ultimi mesi del progetto, terminato a Luglio 2011.

I dati quantitativi ottenuti tirando el somme dall'attività svolta, hanno evidenziato un progressivo aumento delle richieste di intervento psicologico, sia per consulenze, sia per incontri di supporto al paziente e al familiare, sia per trattamenti psicoterapeutici, raggiungendo il culmine nel periodo in cui la presenza della psico-oncologa è stata di tre volte la settimana.
La presenza della Psico-Oncologa presso il Day Hospital, è stata finalizzata alla accoglienza del paziente, ad assicurare un supporto nel momento della chemioterapia, ad avere brevi colloqui con i familiari ivi presenti, richiedenti uno spazio di accoglienza, di contenimento dello stato emotivo, nonché anche di informazione, dubbi, e riflessioni sulla modalità relazionale con il paziente. Complessivamente la presenza presso il Day Hospital è stata di 98 giorni lavorativi (196 ore).


Presso la sede dello IOM invece, sono stati svolti interventi psicologico/psicoterapeutico individuali richiesti specificatamente sia dai pazienti afferenti presso il Day Hospital che, direttamente o inviati dai medici oncologi, richiedevano una consulenza o più spesso un supporto psicoterapeutico, sia da quelli provenienti da altri reparti con diagnosi oncologica, sia pazienti esterni, sia familiari che, a seconda della specifica situazione, potevano usufruire di un intervento psicoeducativo o psicologico. In totale hanno usufruito dell'intervento psicologico 32 nuovi utenti per un monte ore di 282.

I risultati qualitativi sono stati ottenuti attraverso due questionari specificatamente formulati e autosomministrati. Il primo, il "Questionario sulla valutazione della soddisfazione degli utenti che afferiscono presso il Day Hospital", è stato distribuito ai pazienti in modo randomizzato, in una prima fase nel mese di Novembre 2010. Dai risultati si evince che gli stessi sono soddisfatti delle varie attività svolte dallo IOM,e nello specifico per il Servizio Psicologico, sostengono che questo dovrebbe essere quotidiano, al fine che tutti possano usufruirne.


Al termine del progetto, un questionario più specifico, relativo alla "valutazione della soddisfazione dell'Assistenza Psicologica presso il Day Hospital", distribuito ai pazienti che nei mesi precedenti e/o recentemente avevano usufruito del Servizio Psicologico, ha confermato i risultati del mese di Novembre 2010.
I risultati evidenziano il bisogno di una continuità e costanza della presenza della figura psicologica, poichè "...specialmente nei primi tempi è di molto aiuto parlare", "parlando si vedono le cose in modo diverso" "...aiuta a superare i momenti difficili..."
In generale tale servizio, secondo i pazienti, risponde ai bisogni di accoglienza, condivisione, interesse per la persona.

In conclusione i risultati del  progetto, svolto nell'anno 2010-2011, hanno confermato come ci sia un reale bisogno di un supporto psicologico, che emerge soprattutto nel momento in cui presso il Day Hospital è presente la figura psicologica.
Quanto esposto conferma come la malattia oncologica colpisce la persona tutta, dal punto di vista fisico, psicologico, relazionale e sociale, e come l'individuo necessiti di uno spazio-tempo fisico e mentale in cui esprimere emozioni e sentimenti, evitando nel contempo quella sensazione di solitudine di fronte la propria sofferenza.
Altresì, la persona che vive la malattia vuole essere considerata prima di tutto un essere umano, e come tale riconosciuto e visto come essere unico, con il quale stabilire una relazione di fiducia, una relazione nutriente.

02/12/2011





        
  



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