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"Sì alla prevenzione e alla informazione, ma anche per i giovani della Vallata"

Offida | Il consigliere Sibillini scrive al direttore dell'Asur 13 Mannucci per sollecitarlo ad estendere i progetti di Peer Education anche agli studenti dell'Unine dei Comuni.

Al Dr. Fausto Mannucci
Direttore Zona Territoriale n° 13
ASUR Marche

Informato che l'ASUR Zona Territoriale n°13 e nello specifico la U.O. PEAS (Promozione ed Educazione alla Salute) da diversi anni mette in campo un progetto denominato PEER EDUCATION, ritengo di doverLe rappresentare delle considerazioni in merito.
Tale progetto prevede l'attuazione di percorsi finalizzati alla prevenzione ed all'informazione sul consumo di alcool e stili di vita rivolto ai ragazzi delle Scuole Superiori e Medie presenti sul territorio, con la finalità di favorire nei ragazzi una maggiore consapevolezza e presa di coscienza circa i danni di un abuso di alcool.

Le chiedo come mai tale progetto attivato dalla U.O. PEAS sia rivolto esclusivamente alle scuole della città di Ascoli Piceno con il relativo coinvolgendo dell'Ambito XXII relegando, di fatto, ad un ruolo del tutto marginale l'Ambito XXIII e quindi l'Unione dei Comuni Vallata del Tronto.

Un' analoga considerazione potrebbe riguardare alcuni progetti del Ser.T. (Servizio Tossicodipendenze) mi riferisco ad esempio, ma non è l'unico promosso da tale U.O, all'Unità di Strada, progetto finanziato dalla Regione Marche, volto alla prevenzione ed all'informativa circa le sostanze stupefacenti e le malattie ad esse correlate; l'Unità di Strada, lo dice il nome stesso, dovrebbe avere come caratteristica e fonderebbe la sua ragion d'esistere ed efficacia se fosse effettivamente esercitata sul territorio, quindi "muovendosi" sui territori dell'area di riferimento al fine di ricercare un grado di contatto con l'eventuale utenza.

Proprio l'aspetto della mobilità, della non staticità, di questo servizio, sembra mancare; infatti, da diversi anni, il camper predisposto per gli spostamenti e contatti risulta essere, almeno apparentemente, definitivamente abbandonato nel parcheggio dell'ospedale.

Data questa evidenza sarebbe utile comprendere su quali obbiettivi persegua il progetto dell'Unità di Strada, soprattutto con riferimento al territorio della Vallata del Tronto. L'integrazione tra servizi sanitari e socio-assistenziali territoriali è uno dei temi essenziali di ogni politica sociale e sanitaria ed è, ormai, da ritenersi un imperativo per chiunque lavori nell'ambito dei servizi alle persone.

Operare in modo integrato è d'obbligo; tanto più che le normative succedutesi in questi anni hanno fatto rientrare i Comuni (Ambiti Territoriali) nel processo decisionale e programmatorio, prevedendo nuovi condizioni di rapporto tra Comuni (Ambiti Territoriali) e Azienda Unità Sanitaria locale, puntualizzando che l'integrazione socio-sanitaria riguarda "tutte le attività atte a soddisfare, mediante un complesso processo assistenziale, i bisogni di salute della persona".

In considerazione quindi della marginalità in cui viene, in molti casi tenuta l'Unione dei Comuni della Vallata del Tronto, non posso non chiedermi, in qualità di Consigliere della stessa Unione, se, da parte dei Responsabili di queste Unità Operative, non vi sia una grave carenza di conoscenza rispetto alle aree su cui dovrebbero esplicare la loro progettualità ed azione, cosa che li porta ad ignorare che i Comuni della Vallata del Tronto appartengono alla Zona Territoriale n° 13 dell'ASUR Marche, o se, e sarebbe più grave, vi sia alla base una impostazione viziata da una visione miope e limitata ad alcune realtà territoriali dove i nostri concittadini sono stati di fatto declassati a categoria inferiore, meritevoli di minor considerazione e servizi, scordandosi che essi contribuiscono al Servizio Sanitario Regionale in modo paritario ad altri.

Non vorremmo che l'ASUR Zona Territoriale n°13, con riferimento ai progetti da attuare sul territorio, voglia intendere come proprio referente esclusivo un singolo Comune o un fortunato Ambito Territoriale.
Mi rivolgo quindi a Lei Dr. Mannucci , nel suo riconosciuto e riconoscibile ruolo di garanzia delle specificità ed esigenze territoriali, affinché anche ai cittadini residenti nei Comuni della Vallata del Tronto sia data, da parte dell'ASUR, l'opportunità di approfondire le conoscenze su tematiche così scottanti e preoccupanti, ed inoltre affinché il blocco cognitivo di alcuni Dirigenti dei Dipartimenti venga rimosso, stimolandoli a ricercare un coinvolgimento effettivo nella pianificazione delle scelte con i livelli Comunali (Ambito Territoriale XXIII) che di fatto rappresentano e si confrontano quotidianamente con il territorio.
Ciò credo sia necessario a garanzia di servizi capillari ed allo stesso tempo di qualità.

Claudio Sibillini
Consigliere Unione Comuni Vallata del Tronto

07/06/2011





        
  



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