IlQuotidiano.it inizia da oggi la collaborazione con Raffaella Milandri.
La fotografa ci "illustrerà" di volta in volta la sua esperienza dettata da un assoluto volontariato, che rende il suo operato ancora più apprezzabile.

E' una assolata domenica pomeriggio di settembre dell'anno scorso, mi trovo in Botswana, Africa, per documentare le condizioni dei Boscimani del Kalahari, deportati con la forza dalle proprie terre a causa di una ricca miniera di diamanti. A D'kar, campo di reinsediamento dei Boscimani, il villaggio sembra deserto.

Dopo un lungo girovagare, finalmente sento voci, urla eccitate e trovo tutti gli abitanti lì, attorno al campo di pallone. Due squadre si stanno disputando una partita: maglie di diversi colori, arbitro in ciabatte, alcuni ragazzi che giocano scalzi, altri con scarpe da ginnastica.
E tanto entusiasmo.

Mi propongo al volo come fotografa "ufficiale" dei team, ed ecco tutti in posa, fieri e contenti nelle loro divise varie e raffazzonate. Mi nasce il desiderio di poter aiutare questi giovani ad avere almeno le scarpe da football.

Giocare a pallone è per i ragazzi boscimani un aiuto importante, uno svago e una passione in cui riversarsi, per sopravvivere nella situazione avversa di chi ha perso la propria terra e i propri diritti a causa della avidità e della prepotenza di governi e multinazionali.

Pochi giorni fa, attraverso un contatto di Facebook, una azienda calzaturiera marchigiana, di Montecosaro (MC), aderisce prontamente all'appello "con il cuore" e spedisce 100 paia di scarpe a D'kar . Grandissima la felicità tra i ragazzi boscimani. Un ringraziamento alla Manas Spa, che ha dato un esempio di solidarietà immediata e concreta.

Una storia a lieto fine. Se ne sente il bisogno.

La storia dei Boscimani del Kalahari in breve

I Boscimani sono uno dei popoli più antichi della Terra: per oltre 30.000 anni hanno vissuto nel deserto del Kalahari. La Central Game Reserve of Kalahari, in Botswana, è stata creata nel 1961 per proteggere il loro territorio e la loro cultura, basata sulla caccia e su una vita in armonia con la natura. Ma dal 1997 è iniziata una vera odissea per questo antico popolo, dopo la scoperta di ricche miniere di diamanti nel loro deserto. Uomini, donne, bambini, anziani portati via con la forza su camion, villaggi smantellati, chiusi i pozzi d'acqua. Dopo diverse deportazioni, oggi nella riserva sono rimasti solo 300 Boscimani, e alcune migliaia sono in campi di reinsediamento come D'kar e New Xade.

Le migliaia di Boscimani nei campi di re insediamento sono vittime di alcolismo, HIV, depressione. La loro unica ed antica cultura rischia di scomparire per sempre. Stanno perdendo la loro identità mentre aspettano che vengano riconosciuti i loro diritti umani. Ogni volta che provano a tornare alla loro terra, li deportano di nuovo nei campi di reinsediamento.
Alla fine di maggio 2010, polizia ed esercito irrompono nel Kalahari terrorizzando gli ultimi Boscimani nella riserva e spronandoli a lasciare definitivamente le loro terre.

CHI E' RAFFAELLA MILANDRI

Viaggiatrice in solitaria e fotografa umanitaria, Raffaella Milandri, sambenedettese, si dedica alla fotografia intesa come strumento di sensibilizzazione, denuncia e comunicazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali. Con particolare attenzione ai popoli indigeni.

Dice la fotografa : "Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l'animo dei popoli"
Raffaella Milandri si impegna altresì in campagne informative sul turismo responsabile con raccomandazioni a chi viaggia nei Paesi in via di sviluppo.