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Una difesa delle bellezze di via Firenze…”a futura memoria”

Ascoli Piceno | Le sezioni ascolane di Archeoclub e Italia Nostra divulgano un documento a difesa delle bellezze di via Firenze minacciate dalla costruzione di nuovi edifici.

di Redazione

I giochi sembrano ormai fatti: ad Ascoli, in via Firenze, al posto degli alberi di alto fusto che impreziosiscono una elegante villetta liberty vedremo sorgere nuovi edifici. Sull'opportunità di questo intervento edilizio le Associazioni Culturali cittadine hanno sempre espresso le loro più profonde perplessità; ora tornano a farlo pubblicamente con un documento indirizzato al sindaco Castelli, all'Arch. Giorgio Cozzolino della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, al Prof. Paolo Scarpellini, Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, alla Dott.ssa Alessandra Mottola Molfino, Presidente di Italia Nostra e all'Arch. Antonello Alici, Segretario Generale Italia Nostra-Roma. Un documento che resti "a futura memoria" affinché non si possa dire che nessuno aveva indicato i danni estetici, economici e riguardanti la qualità della vita, che tale intervento avrebbe provocato.

Questi i motivi di tale ostinata contrarietà da parte della sezione ascolana dell'archeoclub e di Italia Nostra. "In primo luogo - dicono gli oppositori - va considerato l'aspetto estetico. Al posto di essenze arboree di elevato valore in un quartiere praticamente privo di aree verdi, verranno costruiti edifici enormi con un impatto visivo terrificante che determineranno la quasi completa scomparsa di alberi secolari".

E ancora: "Il volume di traffico nella zona già particolarmente elevato aumenterà in maniera insostenibile. La situazione dei parcheggi, tuttora drammaticamente insufficienti nella zona, diventerà insostenibile con la realizzazione delle nuove costruzioni". Senza dimenticare - proseguono dalle associazioni - la sostanziale inopportunità della scelta urbanistica; se si continua a privilegiare la realizzazione di altri edifici fuori dal centro storico, non impegnandosi invece a riportare abitanti nello stesso per ridargli un minimo di vitalità e una forza di attrazione adeguata, si contribuirà a decretare la progressiva morte della parte del tessuto urbano, che può dare un significato e confermare un ruolo della nostra splendida città.

E non è secondario neppure il grande valore degli edifici che verranno distrutti: "E' certo infatti che la cosiddetta Villa Petronio rappresenta uno dei pochi esempi interessanti di liberty nel nostro territorio. La sua tutela e conservazione dovrebbe quindi essere assicurata"; "Analoghe considerazioni vanno fatte - secondo Archeoclub e Italia Nostra - per l'altro edificio più antico, che, pur soggetto a successivi ampliamenti e modifiche, conserva alcuni elementi di indubbio valore, quali per esempio il porticato murato del primo piano, che denotano una civiltà architettonica di tutto rispetto"

Le Associazioni culturali e di tutela cittadine rivolgono dunque un accorato appello alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche per una nuova valutazione del valore dei due manufatti descritti, che rappresentano un indiscutibile interesse artistico e storico particolarmente importante e quindi appaiono meritevoli della tutela di cui all'art. 10 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, previa la esplicita Dichiarazione di cui al comma 3 del predetto Articolo.

 

19/02/2010





        
  



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