Consiglio comunale movimentato quello di ieri. E non poteva essere altrimenti, viste le premesse dei giorni scorsi. Primo a prendere la parola è stato il sindaco Saturnino Di Ruscio che nel discorso introduttivo, giustificando il recente rimpasto di giunta, ha parlato di una “dicotomia tra attività amministrativa e politica” all’interno della maggioranza, che ha dato luogo a uno “scollamento tra le forze politiche, in particolare di una parte di Forza Italia, con le forze rappresentative di una larga parte della società civile di Fermo”.

Non accuse esplicite quelle mosse dal sindaco, ma parole da cui trapelano delusione e la consapevolezza che il tempo stringe e lo strappo deve essere ricucito in tempi brevi. Ma la riassegnazione delle cariche che Di Ruscio ha disposto in extremis parla di una frattura difficile da ricomporre: affidare assessorati determinanti per l’assetto della città a esponenti del Pdl, lasciando espressamente fuori i civici che tanto merito hanno avuto nella riconferma dell’attuale amministrazione, forse male dissimula un’espressa volontà di superare la crisi senza ricorrere alle forze fuori partito.

Determinanti saranno i prossimi giorni, soprattutto se verranno confermate le indiscrezioni che vedono il Partito Democratico pronto a presentare la sfiducia alla giunta.