All’inizio furono feste comuniste, momenti di incontro e di dibattito. Sciolto il Pc, gli eredi, stretti tra rinnovamento e passatismo, cambiarono il nome. Ora che di Rifondazione e compagnia rimangono belle parole e poco altro, l’eredità passa al Pd.

Certo, pensare ai Democratici che cantano ‘Bandiera rossa’ fa quasi sorridere, per non dire altro. Ma lo spirito che anima e che animerà la ventinovesima Festa dell’Unità rimane intatto. Dicono gli organizzatori. Dopo l’esilio degli ultimi anni, la location torna quella di una volta, di quando a sventolare erano le bandiere con la falce e il martello: Lido di Fermo.

Cosa offrirà questa undici-giorni – si inizia il 24 luglio e si va avanti fino al 3 agosto – fermana? “Sarà un appuntamento politico ma non solo – risponde Giampiero Minnucci, responsabile dell’organizzazione – reso possibile dal lavoro di tutti quei volontari che credono ancora in una politica diversa”.

Due i temi centrali intorno a cui si svilupperanno interventi e dibattiti: informazione-comunicazione e lavoro. Quanto al primo, da segnalare è l’appuntamento, domenica 26 alle 21.30, con Davide Sassoli, giornalista di Rai 1 ora al Parlamento di Strasburgo e Maurizio Blasi, giornalista di Rai 3. ‘La politica al tempo delle televisioni’ sarà il titolo dell’incontro coordinato dal responsabile delle comunicazioni on line del Pd Francesco Verducci.

Ma sarà soprattutto la crisi economica, con il suo seguito di casse integrazioni, chiusure e licenziamenti a catalizzare l’attenzione. Lunedì 27 alle 19 se ne parlerà con l’on. Cesare Damiano, capogruppo Pd della Commissione Lavoro.

Non solo dibattiti però. Ogni giorno (le domeniche a pranzo e cena, gli altri giorni solo a cena), accompagnati dalle note di artisti che si esibiscono dal vivo, verranno serviti piatti a base di carne e pesce, i bambini avranno a disposizione spazi in cui giocare e gli appassionati troveranno una libreria con titoli a tema.